Sono ore di attesa per i familiari di Denise Pipitone, che attendono notizie dalla Russia. La tensione aumenta mentre i risultati del test del Dna di Olesya Rostova, la ragazza di 21 anni che potrebbe essere la bimba scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004, tardano ad arrivare. A esprimere il disappunto della famiglia è stato Giacomo Frazzitta, il legale della madre di Denise, Piera Maggio: “Non vogliamo sottoporci a questo ricatto mediatico da parte della tv russa”, ha dichiarato l’avvocato all’Ansa, criticando pesantemente la spettacolarizzazione della vicenda dell’emittente Primo Canale, che mantiene il massimo riserbo, in attesa di una nuova puntata del programma Lasciali Parlare con Olesya, la ragazza abbandonata nel 2005 in un campo nomadi, ora in cerca della madre.

La protesta di Giacomo Frazzitta, l’avvocato della madre di Denise

L’avvocato Giacomo Frazzitta nelle sue ultime dichiarazioni ha chiarito che, se prima della registrazione della trasmissione “Lasciali parlare” non dovessero arrivare in Italia i documenti relativi al gruppo sanguigno di Olesya e i risultati del test del Dna, già effettuato sulla ragazza, né lui né Piera Maggio parteciperebbero ad alcun collegamento con il programma russo. Infatti gli autori della trasmissione si sarebbero rifiutati di inviare i dati di cui sono già in possesso, sostenendo che li avrebbero rivelati solamente in diretta.

“Siamo stati trascinati in un circo mediatico”, ha spiegato il legale, aggiungendo di essere pronto a inviare tutti gli atti di questa vicenda alla Procura di Marsala. La famiglia di Denise pensava di poter accedere alle informazioni più velocemente, invece si è trovata di fronte a una completa chiusura da parte dei russi.

Per capire se Denise e Olesya sono la stessa ragazza basterebbero pochi minuti

Per verificare se Denise e Olesya siano effettivamente la stessa persona, essendo già disponibili tutti i dati utili, sarebbe necessario pochissimo tempo. Tuttavia il clamore mediatico sulla vicenda è esploso da quando una spettatrice di madrelingua russa di Chi l’ha visto? ha assistito alla trasmissione su Primo Canale, informando subito dopo la redazione del programma di Rai 3 della somiglianza riscontrata tra la ragazza in cerca della madre e Piera Maggio.

Secondo la famiglia di Denise, i media russi stanno cavalcando troppo questa storia, lasciando in attesa tutti coloro che da anni sono impegnati nelle ricerche. Frazzitta ha chiarito come basterebbe conoscere il gruppo sanguigno di Olesya, per verificare la corrispondenza con quello di Denise: solamente se la risposta fosse positiva si procederebbe con nuovi accertamenti. Altrimenti sarebbe giusto terminare al più presto quella che il legale definisce una “sagra”, avviata dall’emittente russa. “Siamo delusi e infastiditi da questa perdita di tempo”, ha spiegato con estrema chiarezza l’avvocato di Piera Maggio, non nascondendo una certa stanchezza per i continui rimpalli con Mosca “per questa inutile spettacolarizzazione” di una storia dolorosa.

La mamma di Denise attende che si faccia chiarezza su questa storia

Anche Piera Maggio è intervenuta con un breve messaggio su Facebook, in cui esprime tutta la delusione per il trattamento ricevuto. “Il dolore di un genitore non si ripaga con un ricatto mediatico”, ha scritto, anche a nome del padre biologico della scomparsa, Pietro Pulizzi. I parenti di Denise hanno mostrato la massima cautela sulla possibile svolta russa della vicenda, chiedendo però sempre chiarezza. Nei 17 anni trascorsi dalla sparizione della bimba sono stati tanti gli avvistamenti e le segnalazioni, che però alla fine non hanno portato a nulla di concreto; quindi nessuno si fa illusioni nemmeno questa volta, anche se i familiari di Denise chiedono a tutti maggiore rispetto per il loro dolore.