Sarebbe stato un ragazzino di 12 anni a sparare e a ferire gravemente, nella serata di venerdì 2 aprile, un 31enne a Montichiari, popoloso comune della della provincia di Brescia. Il giovane, che per via dell'età non sarebbe processabile, avrebbe premuto il grilletto "su ordine" di parente di 27 anni che gli avrebbe anche fornito la pistola. Sul caso di cronaca nera stanno indagando i carabinieri della compagnia di Desenzano del Garda, coordinati dalla Procura di Brescia.

L'agguato di Montichiari

L'agguato si è consumato venerdì 2 aprile, intorno alle 20:30, in frazione Chiarini a Montichiari.

Stando a quanto ricostruito la vittima, un uomo di 31 anni, sarebbe stato raggiunta da un proiettile esploso da una pistola a tamburo mentre camminava in via Santa Scolastica. Il giovane, subito soccorso, è stato accompagnato in gravi condizioni agli Spedali Civili di Brescia, dove tutt'ora si trova ricoverato in prognosi riservata. Stando all'ultimo bollettino medico, tuttavia, non sarebbe in pericolo di vita.

Sulla vicenda, come da protocollo, la Procura di Brescia, ha aperto un fascicolo e avviato un'indagine. Secondo una prima ricostruzione investigativa a premere il grilletto sarebbe stato il minorenne.

Il ragazzino avrebbe sparato su ordine di un parente

Il ragazzo, 13 anni da compiere, avrebbe ricevuto l'ordine di sparare da un familiare di 27 anni che gli avrebbe consegnato anche l'arma, una calibro 22 detenuta illegalmente.

La pistola, sprovvista di numero di serie e con matricola abrasa, è già stata recuperata e sequestrata. Le indagini - volte a ricostruire anche l'esatta dinamica dell'accaduto - sono ancora in corso. Secondo gli inquirenti, tuttavia, il movente potrebbe essere riconducibile a motivi passionali. Sembra, infatti che tra il 31enne e il 27enne ci siano stati dei contrasti per via di una ragazza.

Nella giornata di ieri, domenica 4 aprile, il presunto mandante, è stato sottoposto a fermo nella Casa Circondariale di Brescia - Canton Monbello. Le ipotesi di reato avanzate nei suoi confronti sono concorso di tentato omicidio, ricettazione e anche detenzione illegale di arma clandestina. Nelle prossime ore verrà fissata l'udienza di convalida del fermo.

Alla stampa, l'avvocato dell'uomo ha dichiarato: "Non ho ancora avuto modo di comunicare con il mio assistito e sto attendendo comunicazioni sia per incontrarlo che in merito alla convalida". La Procura minorile, invece, si occuperà di valutare la posizione del ragazzino che, comunque per via della giovane età, non sarebbe imputabile. L'articolo 97 del Codice Penale, infatti, prevede nei minori di 14 anni una presunzione assoluta di difetto di imputabilità e, di conseguenza, di assoluta incapacità processuale.