Un uomo di 61 anni residente a Crotone, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per stalking nei confronti della sua ex moglie e del nuovo compagno. L’arresto è avvenuto dopo che l'uomo aveva violato una precedente misura restrittiva. Già condannato in primo grado a maggio e sottoposto al divieto di avvicinamento, l’uomo ha infatti continuato a minacciare e molestare le vittime.
Caso di stalking a Crotone: l'uomo ha violato il divieto di avvicinamento
Il sessantunenne calabrese, già destinatario di una condanna in primo grado e sottoposto al divieto di avvicinamento alla ex moglie, ha continuato a tormentare la donna e il suo attuale compagno.
Nonostante la misura restrittiva, le vittime hanno segnalato ripetuti episodi di minacce e molestie, tanto da dover modificare le proprie abitudini di vita per timore di ulteriori aggressioni, spingendole a rivolgersi nuovamente alle autorità per fermare una situazione diventata ormai insostenibile.
Le indagini degli agenti della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone, hanno riscontrato la violazione sistematica delle misure imposte all’uomo, il quale ha ignorato i divieti continuando con comportamenti persecutori nei confronti dell'ex moglie e del suo compagno.
A seguito delle nuove evidenze appurate dagli agenti, è stata richiesta e ottenuta una misura cautelare più severa.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) ha quindi disposto l’arresto dell'uomo, il quale quindi si trova ora agli arresti domiciliari.
Le pene per il reato di stalking variano a seconda della gravità del comportamento e delle circostanze
Il pronto intervento della Polizia di Stato e l'efficacia delle misure giudiziarie sono elementi chiave per garantire la sicurezza di chi subisce questo tipo di violenze.
È fondamentale che le vittime continuino a denunciare per far sì che simili episodi non vengano sottovalutati, consentendo alle forze dell'ordine di intervenire tempestivamente.
Le pene per il reato di stalking, disciplinato dall'articolo 612-bis del Codice Penale, variano a seconda della gravità del comportamento e delle circostanze.
Inoltre, oltre alla pena, il giudice può imporre altre misure restrittive - come appunto era accaduto al 61enne crotonese - tra le quali il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e altre limitazioni alla libertà dell'imputato.