La protesta che è in corso nella città di Ottawa, in Canada, chiamata "freedom Convoy" coinvolge migliaia di persone e veicoli che hanno affollato le strade, creando seri problemi di ordine pubblico. La Polizia ha stimato che sabato 5 febbraio, nono giorno di protesta, circa 1000 veicoli e 5000 persone abbiano intasato le strade nei dintorni di Parlament Hill per protestare contro le restrizioni messe in atto per affrontare la pandemia da Covid-19.

Lo stato di emergenza

Il Sindaco, Jim Watson, alle prese con i problemi di ordine pubblico ha ammesso le difficoltà nel contenere la turbolenta manifestazione, dichiarando lo stato di emergenza. "La situazione ora è completamente fuori controllo perche' sono i manifestanti a fare la legge", ha spiegato il sindaco. "Stiamo perdendo la battaglia.... dobbiamo riprenderci la nostra citta", ha aggiunto e ha definito "inaccettabile" il comportamento della folla che blocca le strade e suona il clacson.

La protesta sarebbe stata innescata dai camionisti contrari all'obbligo di vaccino per i conducenti che oltrepassano le frontiere dagli USA.

I manifestanti hanno dichiarato di non voler fermare le contestazioni fino alla revoca delle restrizioni.

Il 'freedom Convoy' dei camionisti sarebbe giunto dalla frontiera a Ottawa il 28 gennaio. Diane Deans, Presidente del consiglio dei servizi di polizia di Ottawa ha commentato l'escalation della protesta "Questo è uno stato di assedio, stanno minacciando i nostri residenti, torturandoli con i clacson e impedendo la loro vita normale"

Il capo della Polizia: 'Residenti frustrati come noi'

Molti veicoli e camion hanno ostruito le carreggiate, tormentando i residenti con rumori di clacson e fuochi d'artificio fino a tarda notte.

Il capo della Polizia, Peter Sloly, ha riferito dopo la riunione di emergenza sabato pomeriggio che "I residenti di Ottawa sono frustrati e arrabbiati, così come noi francamente.

Hanno tutto il diritto di esserlo. Le loro vite nella nostra città sono gravemente colpite da atti illegali nelle nostre strade"

Nello stesso giorno di sabato centinaia di persone hanno organizzato una contro-protesta per chiedere la cessazione delle contestazioni e circa 400 sono state le richieste di assistenza inviate alla Polizia.

Le misure di contenimento

Per fronteggiare la situazione Sloly ha annunciato che altri 275 agenti speciali hanno prestato giuramento e che saranno presto pronti per essere schierati nei punti caldi della città.

Altre misure per monitorare gli accessi alle città sono state prese dalla Polizia di Stato e dalla municipale come le chiusure dei ponti interprovinciali e delle diramazioni autostradali.

Inoltre è sconsigliato di mettersi alla guida di una vettura per spostarsi in centro.

Gli arresti

La Polizia e le altre forze di sicurezza stanno indagando i manifestanti per 50 reati di cui 11 sono ascrivibili a crimini di odio portando all'incriminazione quattro persone. Inoltre sette persone sono stati gli arresti, già eseguiti, in merito a infrazioni per un totale di 70 violazioni al violazioni al codice della strada.