Nel tentativo di scacciare dei cinghiali che stavano infestando il suo orto, è stato aggredito e poi ucciso dagli stessi animali selvatici: è successo nella giornata di ieri in Calabria, a Cetraro, in provincia di Cosenza.
Ucciso dai cinghiali che ha cercato di allontanare
La vittima reca il nome di Franco Iacovo, collaboratore scolastico di 64 anni. L’aggressione è avvenuta nei pressi della sua abitazione: pare che già tempo addietro l’uomo avesse denunciato alle autorità pertinenti la presenza di cinghiali nella sua zona di residenza, ma vedendo ogni appello caduto nel vuoto ha deciso di intervenire in prima persona recintando il proprio campo e predisponendo delle piccole trappole.
Una delle quali si sarebbe rivelata fatale. Dalle prime ricostruzioni, è infatti emerso che Iacovo sarebbe ad un certo punto riuscito a catturare uno degli esemplari, avvicinandosi allo stesso per accertarsi di averlo effettivamente catturato.
La vittima sarebbe però stata imprudente avvicinandosi eccessivamente: l’animale, già intrappolato e dunque in difficoltà, l’ha subito attaccato causandone la morte.
Avviate le indagini del caso, in campo la Procura della Repubblica di Paola
Sia nel Cosentino che in altre zone della Calabria sono stati lanciati diversi allarmi per la presenza di cinghiali nei pressi di centri abitati.
Lo stesso Iacovo, come accennato, aveva sollevato la cosa più di una volta.
È proprio per accertare tutte le responsabilità del caso che la Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro della salma: già oggi sarà effettuata l'autopsia per accertare se la causa della morte sia da attribuire alle ferite riportate dall’attacco del cinghiale o ad un malore sopraggiunto nei momenti immediatamente successivi al fatto.
Al momento non è neanche chiaro il numero di esemplari che avrebbero attaccato la vittima: l’uomo potrebbe anche essersi avvicinato al cinghiale appena catturato ma vedendolo sopraggiungere potrebbe essere stato attaccato anche da altri esemplari che gravitavano in zona.
A inizio anno la Giunta Regionale aveva varato un Piano straordinario per il contenimento della specie cinghiale
Nel gennaio del 2025, la Giunta regionale calabrese presieduta da Roberto Occhiuto aveva approvato il Piano straordinario regionale quinquennale per la gestione e il contenimento della specie cinghiale che infesta le produzioni agricole.
“Il Piano - aveva spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo - è il risultato di un processo partecipativo che ha coinvolto istituzioni regionali, associazioni agricole e venatorie e rappresentanti degli enti locali. Da anni il nostro territorio, come il resto del territorio nazionale, affronta criticità crescenti legate all’espansione incontrollata della popolazione di cinghiali, con gravi ripercussioni sull’agricoltura, sulla sicurezza stradale e sulla biodiversità. Con questo Piano gettiamo le basi per una gestione sostenibile e responsabile della fauna selvatica".