Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3,4 della scala Richter è stata registrata dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) alle 12:08 di oggi, 17 marzo 2025, in provincia di Catanzaro. Più precisamente, l'epicentro è stato localizzato nel comune di Tiriolo, 10 chilometri a nordovest del capoluogo di regione dove la scossa è stata distintamente avvertita da molte persone.

Secondo i dati ricavabili dalla pagina dell'INGV, "Hai sentito il Terremoto?", la scossa sarebbe stata avvertita in diversi comuni della provincia di Catanzaro, come Caraffa di Catanzaro,Girifalco, Lamezia Terme, Marcellinara, Miglierina, Serrastretta e Settingiano e Tiriolo stesso, con un'intensità tra il III e il IV grado della scala Mercalli. L'ipocentro è stato individuato a circa 9 chilometri di profondità. La scossa non ha causato danni a persone o cose, ma molta apprensione, vista la sismicità dell'area.

In corso uno sciame sismico

La scossa di terremoto di oggi si inserisce all'interno di uno sciame sismico cominciato già il 25 febbraio.

Sciame che poi si è intensificato sempre di più. Le prime scosse pari o superiori a magnitudo 2,5 sulla scala Richter avvertite dalla popolazione si sono verificate negli ultimissimi giorni, a partire dal 15 marzo, con una lieve scossa di magnitudo 2,6, seguita il 16 marzo da altre 7 scosse, una delle quali ha raggiunto la magnitudo 3,0. Tutti i terremoti hanno avuto epicentro tra i comuni di Tiriolo, Settingiano, Cortale, Miglierina e Marcellinara. Nella giornata odierna, si era già registrata una scossa di magnitudo 2,9 poco dopo la mezzanotte, seguita da scosse minori, fino a quella di 3,4 avvenuta poco dopo mezzogiorno.

Attivazione del Centro Operativo di Tiriolo

Il comune più interessato da questo sciame sembra essere quello di Tiriolo, dove si è verificata la scossa più forte finora dello sciame sismico in atto.

Già in mattinata, prima della scossa delle 12:08, il sindaco di Tiriolo, Domenico Stefano Greco, aveva disposto l'attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), per garantire il monitoraggio della situazione e assistenza alla popolazione fino alla fine dell'emergenza.

Area ad elevato rischio sismico

Come testimonia la mappa diffusa dall'INGV, la pericolosità sismica dell'area interessata dallo sciame in atto è molto elevata, perciò un'attenta osservazione dell'evoluzione del fenomeno da parte degli scienziati è d'obbligo, anche se sappiamo che molti sciami sismici terminano senza una scossa più forte. Nella storia, forti terremoti si sono in provincia di Catanzaro, come quelli del 1638 e del 1783. Terremoti forti, ma dagli effetti meno disastrosi, si sono verificati anche nelle immediate vicinanze rispetto al sisma odierno, come nel 1609, 1626, 1707 e 1821.