Sant'Antonio Abate, Maniago e Orvieto: queste le tre città d'Italia teatro di altrettanti incidenti sul lavoro occorsi tutti la scorsa notte.

Tre individui hanno perso la vita nello svolgimento delle proprie funzioni, un tema quello delle morti sul lavoro sul quale, a seguito dei fatti, è intervenuto anche il segretario generale della Cisl Daniela Fumarola: "Si tratta di una strage senza fine, abbiamo deciso di dedicare il nostro primo maggio unitario proprio alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro".

Il caso di Sant’Antonio Abate, dipendente rimane incastrato nel nastro trasportatore

Il primo incidente si è verificato ieri sera in provincia di Napoli, a Sant' Antonio Abate, con un dipendente di un’azienda di smaltimento rifiuti di 50 anni, Nicola Sicignano, ad essere morto durante il proprio turno di lavoro. L’operatore sarebbe in particolare rimasto intrappolato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavoro.

L'area è stata immediatamente posta sotto sequestro, le indagini del caso sono condotte dalla Compagnia di Castellammare di Stabia, dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e dall'Asl di Napoli.

Gli incidenti a Maniago e Orvieto

Il sinistro avvenuto a Maniago ha invece portato alla morte di un operaio di 22 anni che era originario di Vajont (Pordenone).

Intorno all’1:30 del mattino, la vittima stava lavorando a bordo di una macchina per stampaggio di ingranaggi industriali quando una scheggia lo ha colpito alla schiena, uccidendolo sul colpo. Anche in questo caso l’intera area è stata sottoposta a sequestro.

La terza vittima è un operaio di 38 anni, investito da un mezzo pesante mentre stava lavorando sulla carreggiata nord dell’Autostrada del Sole nei pressi di Orvieto. La vittima lavorava per un’azienda specializzata in interventi di manutenzione in autostrada.

Le indagini sono affidate alla polizia stradale di Orvieto.

Il commento del segretario generale della CISL Daniela Fumarola: 'Provvedimento del governo sulle morti sul lavoro inadeguato'

"La strage dei morti sul lavoro purtroppo non finisce mai. Noi abbiamo deciso di dedicare il nostro primo maggio unitario proprio alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro - ha dichiarato commentando i tre incidenti Daniela Fumarola, segretario generale della CISL, così come riportato dall'ANSA - Io sarò presente a Palermo. Pensiamo che, quello che è stato realizzato con un provvedimento del governo, è stato importante sì, ma al momento non è sufficiente. Bisogna assolutamente investire in prevenzione, in maggiori controlli. Bisogna mettere a sistema le banche dati, fare una formazione molto forte, a partire dalla scuole, perché pensiamo che è lì che si debba creare una coscienza della tutela della salute e verso la sicurezza dei luoghi di lavoro".