I cocktail inalabili, il dilemma carne rossa, il ruolo dei grandi chef. Ma anche il boom delle alghe, il cibo spazzatura che diventa naturale. La top ten dei trend sul cibo stilata da The FoodMakers è ricca di curiosità e di spunti. Su alcuni temi abbiamo chiesto un parere a Eliana Sabatini, la counselor che inventato Ci-boh?!, il percorso utile per chi ha problemi legati all’alimentazione e al cibo.
Il trend numero 1 riguarda il junk food mascherato da “natural”. Cosa può attrarre una persona verso il cibo spazzatura?
Già la definizione “cibo spazzatura” ci dice che non si tratta di un cibo che nutre, ma che si limita a riempire lo stomaco, un cibo che si allontana anche molto dai sapori e dagli odori del cibo naturale, un cibo che risponde non alle necessità del nostro organismo ma a interessi economici e a studi di mercato. Perché tantissime persone ne sono attratte? Perché le pubblicità ci dicono che per essere “belli, interessanti e felici” bisogna mangiare così. Naturalmente è un’illusione, ma è semplice e alla portata di tutti; il cibo spazzatura non richiede lunghe preparazioni, si trova ovunque e non ha problemi di conservazione, quindi non abbiamo bisogno di “occuparci” di quello che mangiamo, basta aprire la confezione.
Se poi questo tipo di cibo è anche “travestito” da cibo naturale, questo spazza via anche gli ultimi scrupoli … lo trangugiamo senza nessun pensiero!
Un altro trend segnalato nell’articolo è quello definito dei “nuovi onnivori”. Coinvolge i Millennials e tutti coloro che cercano alternative alla carne. Cosa ne pensi?
Il consumo di carne è sempre più messo in discussione, le nuove generazioni sono piuttosto critiche su questo tipo di scelta alimentare sia dal punto di vista nutrizionale, che da quello ambientale. Spesso però sono le stesse persone che consumano il “cibo spazzatura”, quindi c’è un grosso business per le industrie che producono i cibi alternativi. Perché mentre i vegetariani di 2-3 decenni fa sostituivano la carne con legumi, cereali, verdure, frutta e semi dedicando tempo alla loro preparazione, i vegetariani o vegani di oggi hanno comunque la necessità di avere piatti pronti e non di rado sono persone che mangiano poca frutta e verdura fresca, preferendo alternative preconfezionate.
È interessante anche la tendenza numero 8, la contaminazione con ingredienti antichi o dimenticati. Si tratta solo di contrastare la noia o ci sono altri motivi a tuo parere?
La ricerca del nuovo e/o dell’inaspettato è un obiettivo primario per il mercato, quello del cibo come qualsiasi altro. Gli ingredienti antichi ai quali si fa riferimento richiamano luoghi lontani, dove i prodotti della terra vengono ancora … dalla terra e non da un’industria. Penso possano attrarre persone che cercano questi aspetti di naturalità, insieme a intriganti gusti nuovi. Penso anche che, se questi cibi incontreranno molto il gusto del grande pubblico, saranno a rischio di perdere la loro caratteristica di cibi incontaminati … perché se la domanda è alta, l’offerta certo si adeguerà con coltivazioni intensive.