Ellen Page, candidata al premio Oscar come miglior attrice protagonista per il ruolo di Juno nel film di Jason Reitman, ha fatto coming out. E lo ha fatto nel giorno di San Valentino.
"Sono gay" ha dichiarato la giovane attrice dal palco del Bally's Hotel di Las Vegas, durante la conferenza Time to Thrive, organizzata dall'associazione Human Rights Campaign che difende i diritti LGBT.
La voce leggermente incrinata, un certo nervosismo nei gesti delle mani, tradiscono la tensione, l'emozione di questa ragazza di ventisei anni che ha dato prova di un coraggio e di una coerenza non comuni. E non deve essere stato facile perché dichiarare pubblicamente la propria omosessualità all'inizio della carriera significa mettere la carriera a rischio. O, quantomeno, vedersi pesantemente restringere il perimetro dei ruoli offerti o disponibili.
Hollywood non perdona il coming out ai suoi attori, specialmente se sex symbol, perché li ritiene poi non credibili in ruoli etero. Rupert Everett (che ormai compare raramente nelle pellicole cinematografiche e, quando lo fa, solitamente è appunto per interpretare personaggi gay o travestiti) sconsigliava ai colleghi di esprimersi con sincerità rispetto al proprio orientamento sessuale.
Ellen Page ha dichiarato: "Sono qui, un'attrice. In un certo senso rappresento un'industria che impone a tutti noi standard oppressivi di bellezza, di una vita buona, di successo. Standard che, mi addolora ammetterlo, mi hanno ferito. Ti dicono come devi agire, come devi vestirti e chi devi essere. Io ho provato a respingerli, ad essere autentica, a seguire il mio cuore. Ma può essere difficile".
L’attrice, con questogesto, conferma di avere un grande rispetto per se stessa e per tutti i suoifans, ora che tutti sanno la verità. Mentire sul suo orientamento sessuale eradiventato un peso troppo grande, vivere l’amore senza vergogna è una cosa cheha capito essere necessaria da fare, quasi un obbligo personale in quantopersonaggio pubblico.
È vero: l'orientamento sessuale di una persona non dovrebbe fare notizia. Anzi, non dovrebbe interessare proprio nessuno. E un giorno, un giorno sarà così. Ma oggi ha ragione lei "Ci sono troppi ragazzi, là fuori, che soffrono a causa del bullismo, del rifiuto o che vengono maltrattati solo a causa di ciò che sono".
Ed è per questo che, oggi, parlare di questo coming out è importante. È un modo per dare una mano a cambiare le cose. Sul palco la giovane attrice sembra uno scricciolo. A momenti quasi una bambina sul punto di scoppiare in lacrime. Ma è solo un'impressione. Perché Ellen Page ha invece agito da quello che è: una persona grande. In tutti i sensi.
Su YouTube si può trovare il video integrale della sua dichiarazione.