Nel corso degli ultimi decenni, soprattutto con l'avanzata geo-totalizzante della lingua inglese, è apparso sempre meno probabile - sulla scena mondiale - un revival di altri idiomi, articolati, complessi e stratificati quali l'italiano. Perdipiù considerando che il greco, l'italiano e il tedesco, fossero già stati considerati, nel secolo scorso, da linguisti e filosofi, come lingue dell'anima, molto strutturate, differenziate, ricchissime di senso e polisemiche.

Oggi però s'annuncia, in giro per accademie d'ogni angolo del globo, che vi sia stato un accrescimento strepitoso di apprezzamenti, passione e applicazione allo studio per il nostro idioma. I numeri diffusi nel giugno del 2014, dagli istituti preposti alle ricognizioni di ambito, riscontrano cifre in crescendo e un levitato interesse per l'italiano, tanto da attestarlo come quarta lingua più studiata al mondo, dopo l'inglese, il francese e lo spagnolo. In relazione a ciò, si stima che vi sia un totale di 687 mila studenti, non considerando i numeri presenti in scuole e corsi privati, quantità di fatto pari al numero complessivo degli iscritti al primo anno delle medie superiori, in Italia.

Con una batteria formativa forte di 81 Istituti italiani di cultura su 89, mediante cui si rendono disponibili ben 8165 corsi, attesi da circa 70 mila studenti, si è resa la lingua italiana - oltre che studiata - culturalmente ricercata e amata. Infatti, i 406 comitati della "Società Dante Alighieri" con i propri 266 centri di certificazione, al contempo vantando 195.400 studenti, raccontano propriamente quale sia lo stadio di apprezzamento della neolatina più longeva del pianeta.

Ma meraviglia ancor di più apprendere che le università aventi lettori di ruolo siano 176, a fronteggiare un parco discenti di oltre 69 mila unità. Anche le cattedre d'italiano, sorte con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, hanno raggiunto il numero di 151 presìdi, con più di 25 mila allievi.

Le 134 scuole d'italiano presenti nel mondo, con un monte di 31mila studenti, e i 300 mila coinvolti nei corsi per gli italiani all'estero, parlano dell'attenzione verso una cultura e un linguaggio, stimati per le loro originali caratteristiche endogene.

Ne attesta ancor di più l'ascesa, negli interessi studenteschi più diffusi, l'edizione 2014 di Fieritals, tenutasi il 2 luglio all'Università Ca' Foscari di Venezia, appuntamento tra i maggiori, inerenti l'insegnamento dell'italiano agli stranieri. Il programma convegnistico ha puntualizzato, in alcune conferenze valutative, le tipologie di manualistica da utilizzarsi per la didattica della lingua italiana, rivolta a stranieri, nonché inerenti alla formazione dei docenti.

Inoltre, da due anni è online un portale per il settore linguistico-formativo che conta più di un milione di visite all'anno, con il 46% dall'Italia, il 6% dalla Spagna, il 5% dalla Francia, il 3% da Germania, Brasile, Regno Unito e Stati Uniti, il 2% da Svizzera, Polonia e Austria. Frequentato da 700 accessi quotidiani in media, il sito offre anche decine di migliaia di download mensili di specifiche schede didattiche. Al contempo web Tv tematiche, come di recente resa disponibile dalla Loescher, stages digitali e ulteriori modalità formative, vanno conferendo orgoglio e rafforzando l'identità di un idioma, riconosciuto come generatore linguistico globale, dal volto remoto e dalle applicazioni future.