Premiata Forneria Marconi, Le Orme, Mel Collins dei King Crimson. Per gli appassionati del rock progressivo il concerto di sabato 8 novembre, al Linear4Ciak sarà una grande opportunità per immergersi nella cosiddetta "musica immaginifica". E sarà la Pfm una delle grande attrazioni della maratona prog, durante la quale storica band milanese riproporrà il suo repertorio, che negli anni '70 ne ha fatto l'emblema del rock progressivo made in Italy.
Dopo qualche cambio di formazione, un po' di escursioni in altri generi e un lungo periodo di pausa, da qualche anno la Premiata è ritornata alle origini con il trio Di Cioccio-Mussida-Dijvas fino ad arrivare alla pubblicazione, pochi mesi fa, di un album ambizioso: "Pfm in classic", un disco che è riuscito nel difficile intento di collegare il rock alla musica classica. Ma c'è da essere sicuri che sabato la Pfm eseguirà anche le immancabili "Impressioni di settembre" e "Celebration", due brani sono sinonimo di Pfm in tutto il mondo. Sì, perché è la Premiata è uno dei pochi gruppi rock italiani ad avere ottenuto successo anche all'estero: Stati Uniti, Inghilterra, Giappone.
E scusate se è poco.
Molto attesa è anche un'altra storica prog band italiana: Le Orme che, pur con il solo batterista Michi Dei Rossi superstite dell'epoca d'oro, riproporrà l'album "Contrappunti" in occasione del suo quarantennale. Proprio Le Orme hanno composto, insieme a Pfm e Banco, la "sacra trimurti" dell'era d'oro del prog italiano, che negli anni '70 ha segnato in modo indelebile il rock tricolore. Tra gli ospiti della Prog Exhibiton vanno ricordati anche il mimo e attore britannico Lindsay Kemp e Mel Collins, sax dei King Crimson, la band che con l'album capolavoro "In the court of the Crimson King" nel 1969 diede il via a questo particolare genere musicale, il rock progressivo, basato sulle contaminazioni tra rock, musica classica e jazz, brani lunghi e dalla strutture complesse, concept album, suite.
Dopo i King Crimson, di cui ha fatto parte dal 1970 al 1972, Collins ha collaborato con diversi grandi musicisti tra cui Camel, Caravan, Dire Straits, Eric Clapton, per poi ritornare l'anno scorso alla corte di Robert Fripp, il geniale chitarrista che ebbe l'intuizione generatrice del Big Bang progressivo. Una musica che, a dispetto dei detrattori, dimostra di essere senza tempo. Tanto da poter contare ancora, come dimostra questa Prog Exhibition, su una folta schiera di appassionati, mai guariti dalla contagiosa "malattia" propagata dal Re Cremisi e dagli altri "padri nobili" del genere che li seguirono.