Negli anni '80 erano fantascienza, oggi sono realtà. Nel 1985 Robert Zemeckis diresse il primo di una trilogia di film che avrebbero fatto la storia del Cinema: Ritorno al Futuro. Nel secondo film (del 1989) il giovane Marty McFly, dopo aver viaggiato negli anni '50, viene inviato trent'anni nel futuro, esattamente il 21 ottobre 2015 (oggi) per provare di persona le teorie pazzesche dell'amico scienziato Doc.

Quel film fece molto scalpore perché immaginava, con la visione degli anni '80, come sarebbe stato il futuro, mostrando tante tecnologie che all'epoca sembravano impossibili ma che, a quanto pare, tanto impossibili non erano visto che oggi sono di uso comune. Oggi che il futuro lo stiamo vivendo, possiamo dire nell'ormai famoso 21 ottobre 2015 quali profezie del film si sono avverate e quali no.

Le profezie avverate nel Ritorno al Futuro Day: dai tablet ai Google Glass

Inviato avanti nel tempo di trent'anni, il giovane Marty comincia ad apprendere alcuni eventi accaduti in quei giorni da un foglio di giornale che si modifica e riporta diverse notizie, tutte sulla stessa pagina.

Ebbene, quel foglio assomiglia molto ai nostri tablet moderni sui quali possiamo leggere le notizie senza dover sfogliare le pagine né doverci recare ogni giorno in edicola per comprare il giornale.

Poco dopo Marty incontrerà proprio Doc che è dotato di uno strano paio di occhiali che sembrano computerizzati: non ricordano i Google Glass? Sempre Doc utilizza uno strano marchingegno che permette, con il tocco delle dita, di effettuare videochiamate. Ricordiamoci infatti che all'epoca i primi prototipi di cellulari erano enormi, non si avvicinavano nemmeno lontanamente al touchscreen e le videochiamate e internet sul telefono erano molto lontani dal venire.

Tra le altre profezie che sembravano impossibili e invece si sono avverate ci sono le pompe di benzina automatizzate (oggi note come self service), le scarpe che si allacciano da sole (esistono anche se non hanno avuto molto successo), gli ologrammi al posto dei cartelloni pubblicitari (oggi esistono schermi interattivi per la pubblicità), la casa domotica (i computer casalinghi e i maxi schermi con i quali fare le videoconferenze), i visori virtuali e i droni (anche se non portano i cani a passeggio).

Tra le profezie che si sono realizzate ce n'è anche una poco piacevole che non riguarda la tecnologia: la bolla immobiliare e la successiva crisi economica che ha mandato in crisi tantissime famiglie con la quale il figlio di Marty (e Marty anziano) dovranno convivere.

Le profezie che non si sono avverate

Si è molto discusso del cosiddetto hoverboard, lo skate senza rotelle che viaggia sospeso in aria. Ebbene, negli ultimi anni molti filmati che mostravano questo strumento si sono susseguiti sul web, ma tutti si sono poi rivelati dei fake. L'unica ad avere intenzioni serie è la Lexus che avrebbe realizzato un prototipo funzionante, ma ancora non in commercio, e non si sa se lo sarà mai. Forse gli sceneggiatori hanno sbagliato solo di qualche anno.

Altra tecnologia che ancora non abbiamo è quella delle macchine volanti, mentre gli sceneggiatori sono andati molto vicini ad un'altra invenzione, quella dei biocarburanti. Nel film Doc fa il "pieno" alla sua Delorean usando scarti di frutta, oggi esistono davvero i biocarburanti realizzati dallo scarto della lavorazione degli alimenti, ma hanno bisogno di un processo di raffinazione simile a quello della benzina e siamo ancora lontani dunque dal fare il pieno da un bidone dell'immondizia. Mancano anche i camerieri automatizzati (ma ci stiamo avvicinando).

Il giorno profetizzato da Ritorno al Futuro è dunque arrivato e, non si sa mai, fateci caso se un giovane diciassettenne scapigliato e con uno strano abbigliamento anni '80 dovesse spuntare per le nostre strade, da qualche parte, con uno sguardo smarrito.