La scena in cui un Morricone visibilmente commosso sale sul palco degli 88esimi Academy Awards con tutto il pubblico Hollywoodiano in piedi ad applaudire potrebbe, senza ombra di dubbio, essere utilizzata come spot nazionale. Non è il solito campanilismo fine a se stesso quanto una gratificazione per un’eccellenza del nostro paese. Morricone è la nostra grande bellezza, il nostro Mozart e nel giorno di Di Caprio va assolutamente sottolineato il grande risultato del maestro.
Nel suo discorso di ringraziamento Morricone ha detto che sono i grandi film a permettere di comporre grandi musiche ma è soprattutto vero il contrario. La musica è il collante di un film, l’attore principale, il palco dello spettacolo. Il cast si muove “dentro” alla musica, ci scivola intorno e ne è trasportato. Non c’è grande film senza una grande musica e Morricone ne è un interprete magistrale. Le sue colonne sonore hanno accompagnato un pezzo importante della storia del Cinema dando lustro ad un’arte che è sempre stata sinonimo di eccellenza nel nostro paese.
Per questa ragione Morricone è la nostra grande bellezza, giusto per citare un’altra statuetta di casa nostra.
Perché il suo genio ha fatto grande non solo il cinema nostrano ma anche quello mondiale con capolavori come quelli di Nuovo cinema Paradiso, la Trilogia del Dollaro, C'era una volta in America, il Buono il brutto e il cattivo, gli Intoccabili. "Storie" musicali destinate a rimanere a lungo nel memorandum cinematografico collettivo. La dedica alla moglie Maria e le congratulazioni all'altro candidato John Williams poi, sottolineano la normalità e l'umiltà di un artista sconfinato che a 87 anni non smette di meravigliare.
Questo è il secondo Oscar dopo quello alla carriera per Morricone. Certamente è il più sentito e il giusto riconoscimento per il suo ennesimo capolavoro. Perchè ascoltando la colonna sonora di The Hateful Eight si avverte la sensazione che non ci sarebbe musica migliore per raccontare il genio di Tarantino e se non è un capolavoro questo.