La poesia è la forma più alta, ricercata e intima di scrittura. Attraverso versi, metriche e musicalità, le parole degli scrittori arrivano a conquistare altri esseri affini al proprio sentire e vivere le emozioni.Lucio Vitullo è un poeta contemporaneo che è nato e vive tuttora a Pescara. Coltiva diverse passioni: musica, sport, fotografia e soprattuttola scrittura. Hainiziato a scrivere versi circa 26 anni fa e la scrittura, daun passatempo, è diventata parte integrante della suavita. Per il poeta abruzzese,il foglio bianco è un po’ come un amico a cui confidare i suoi stati d’animo, le gioie e i dispiaceri.

La scrittura è l'artefice del suo profondo cambiamento. Scopriamo di più attraverso questa esclusivaintervista.

Intervista allo scrittore e poeta Lucio Vitullo

Poesieautobiograficheche parlano maggiormente d'amore.

Quando scrivo provo un senso di liberazione. Solitamente le mie poesie hanno un velo di malinconia perché nascono principalmente da situazioni vissute sulla mia pelle, e parlarne mi aiuta a ritrovare la serenità perduta in quei momenti. Uno dei motivi che mi ha spinto a pubblicare è quello di condividere le mie storie con persone che hanno vissuto le stesse esperienze. Parlare d'amore è una valvola di sfogo, mi fa sentire libero e appagato.

Parlaci di questa questa nuova raccolta di poesie.

"Alla solita luce"contiene 42 poesie ed è stata pubblicata nel 2015, è la mia 3^ raccolta dopo: "Vent’anni"del 2011 e "Il volo incerto del cuore"del 2013. Il tema principaleèquello, come anticipato, dell’amore anche se, rispetto ai miei esordi, tratto anche altri temi quali l’amicizia, il rispetto per la natura, i ricordi dell’infanzia e temi delicati e sempre più attuali quali la prostituzione e la violenza sulle donne.

In questa raccolta si può osservare un’evoluzione nello stile: c’è un parziale abbandono dell’uso delle rime, che prima consideravo il mio marchio di fabbrica, a favore di un verso più libero, senza però rinnegare quanto fatto in precedenza.

Promozione editoriale: quali sono i pro e i contro.

Confesso che all’inizio pensavo che della promozione se ne occupasse interamente il proprio editore, ma ben presto ho dovuto fare i conti con la realtà.

Spesso noi autori veniamo abbandonati a noi stessi, messi nelle librerie e basta, e se non hai delle giuste conoscenze non riesci ad andare avanti. Ma sotto questo punto di vista ho trovato un diversivo: infatti partecipo a molti concorsi in tutta Italia, qualche volta anche all’estero. Come metodo di promozione lo considero più efficace in quanto, oltre a darti la possibilità di ricevere dei riconoscimenti, ti permette di farti conoscere al di fuori del tuo ambito, di incontrare altri poeti e scrittori e magari stringere amicizie e collaborazioni con loro.

Cosa ti spinge realmente a scrivere?

Considero la scrittura come una valvola di sfogo per l’anima, un modo per dire quello che normalmente non riusciresti a dire a voce.

Quindi scrivo soprattutto per il bisogno di comunicare le mie emozioni e per dare sfogo a questa mia passione. Se poi arriva il successo tanto di guadagnato, ma non è una priorità per me stesso.

Quali sono i sogni e desideri per il futuro?

Il mio più grande sogno sarebbe quello didiventare un paroliere e poter scrivere canzoni. Per il resto, desidero continuare a coltivare altre forme di arte, perfezionare e mettermi in gioco sempre nelloscrivere e partecipare ad altri concorsi letterari.