Le migliori manovre avvengono in controtendenza. Investire su cinema e teatro è sintomo di sensibilità a lungo raggio. Significa investire su qualcosa che non si può toccare, qualcosa che non garantisce un immediato ritorno, ma che cambia sensibilmente il modo di vivere di una comunità. Dopo lo stanziamento di 800.000 euro per salvare il Teatro Petruzzelli di Bari (uno dei fiori all’occhiello della regione del Tavoliere), la Puglia investe 10 milioni di euro nel settore spettacolo, in vista di un’azione ad ampio raggio che spazzi via gli inevitabili particolarismi comunali.
La delibera è partita direttamente dalla Giunta Regionale. "Un decisivo strumento di investimento per lo sviluppo delle imprese della filiera culturale" lo ha definito l’assessore all’industria turistica e culturale, Loredana Capone. Grazie a questa manovra si potrà intervenire in tre direzioni: ammodernamento degli impianti tecnici (migliorie nel settore luci, audio e video), ristrutturazione delle strutture (zone d’accesso, climatizzazione) e miglioramento della fruizione (investimenti nelle nuove tecnologie di riproduzione).
Il progetto interesserà principalmente aree con meno di 15.000 abitanti; un intervento importante da parte degli organismi politici, che non hanno ceduto alla tentazione di privilegiare i grandi centri a discapito delle piccole aree o zone periferiche.
Un plauso arriva anche dal presidente dell'Agis e dell' Anec Puglia e Basilicata, Giulio Dilonardo, il quale si dice estremamente soddisfatto dell’iniziativa.
Un tentativo lodevole che di certo si inserisce a pieno diritto nell'albo dei successi della nuova amministrazione pugliese. Un settore, quello dello spettacolo, spesso accantonato per necessità di bilancio viene ad oggi finalmente percepito come una parte fondamentale dell'espressione culturale di una comunità. Un espediente sicuramente efficace per cavalcare l'onda montante della crescita turistica di una Regione che sempre più riscuote apprezzamenti a livello internazionale. La qualità si costruisce passo dopo passo. in questo caso il passo è stato doppio.