La vicenda ha davvero dell'incredibile: sabato 18 marzo 2017, il programma 'Parliamone Sabato' condotto da Paola Perego su Rai1, avrebbe proposto il sondaggio: Motivi per scegliere una fidanzata dell'Est. Immediate le scuse della Rai, con conseguente chiusura dello show.
La vicenda
Sabato 18 marzo 2017, la redazione di 'Parliamone Sabato' condotto da Paola Perego su Rai1, ha commesso un errore madornale che non solo ha comportato una clamorosa offesa nei confronti delle donne, ma è stato la causa della chiusura immediata dello show.
Durante la trasmissione, la conduttrice Paola Perego, avrebbe proposto ai telespettatori un sondaggio che ha dell'inverosimile: Motivi per scegliere una fidanzata dell'Est, ossia i motivi per i quali un uomo dovrebbe apprezzare maggiormente una donna dell'Est, anzichè una italiana.
Sostanzialmente sono stati proposti al pubblico una serie di motivi, scritti elettronicamente su un gigantesco schermo e dopo la lettura di questi, i telespettatori avrebbero dovuto scegliere fra di essi, quelli a loro parere più validi al fine del perchè scegliere una donna dell'est. Le frasi apparse sullo schermo sono state del tipo: -Le donne dell'Est diventano anche loro mamme, ma dopo ritornano sempre in forma-, oppure: -Sono sempre sexy, niente tute o pigiamoni e perdonano il tradimento-, ma anche: -Fanno comandare il loro uomo-, e così via.
Le reazioni del Pubblico, dei Vertici Rai, del Giornalismo e del Mondo Politico
Il pubblico della trasmissione però, non ha per niente gradito, e subito sono stati postati sui social, commenti riguardanti il caso, che hanno fatto ben comprendere alla conduttrice ed alla redazione dello show, la clamorosa gaffe. Sul caso è intervenuta anche la dirigente Rai, Monica Maggioni, la quale dopo essersi doverosamente scusata, ha sottolineato come sia incredibile che l'Italia del 2017 abbia ancora opinioni del genere sul conto delle donne e come ancora si antepongano certi concetti maschilisti, alle fatiche quotidiane delle donne per concquistarsi un posto al sole nell'ambito sociale.
Numerose le reazioni anche da parte di tutti i Vertici Rai, di appartenenti all'ambito giornalistico e al mondo politico, i quali si sono soffermati anche sul fatto che la Rai, non deve mai dimenticare di essere un servizio pubblico ed in quanto tale, ciò che è stato mandato in onda sabato 18 marzo, è sconcertante ed inqualificabile per un Network che detiene tale ruolo.
Diversi politici e Associazioni Sindacali come l'Usigrai, (Unione Sindacale Giornaisti Rai) sono arrivati a chiedere le dimissioni dei responsabili della messa in onda della discussa e sessista puntata.