In Italia, con l'arrivo della primavera le sale cinematografiche si svuotano: il bel tempo e l'aria fresca attirano di più dello schermo di un cinema, anche se in 3D, così anche la programmazione dei film ne risente. I distributori scelgono film meno impegnativi ma che attirano un pubblico più eterogeneo: nonostante questo, domani giovedì 6 aprile al cinema sarà possibile vedere un bel documentario italiano, Assalto al cielo.

Assalto al cielo

Francesco Munzi, regista del lungometraggio il cui montaggio è stato curato da Giuseppe Trepiccione, ricostruisce il decennio dal 1967 al 1977 in Italia: anni particolarmente importanti perché animati da lotte extra parlamentari animate da forti ideali politici.

Munzi raccoglie il materiale del suo documentario dall’Archivio dell’Istituto Luce e dalle Teche Rai, per realizzare un lungometraggio vibrante, che spinge lo spettatore ad interrogarsi sul passato, che ha portato a questo presente. Si tratta di un documentario di montaggio, dove non intervengono interviste e testimonianze di singoli, ma unicamente basato sullo sguardo più oggettivo dei filmati e dei documentari dell’epoca.

L’idea dell'autore è di creare una partitura in tre movimenti, solamente a partire dal materiale di repertorio, senza commenti aggiunti né didascalie; l’unico cartello che appare è quello che dice: “Potete fermare il proiettore e discutere”, come si faceva diversi decenni fa nei cineforum, quando lo spettatore poteva esprimere il proprio pensiero e soprattutto confrontarsi con gli altri in sala.

Assalto al cielo ricostruisce quindi la trasformazione della contestazione di fine anni Sessanta, riassumendo le varie correnti che hanno contraddistinto il movimento, dando voce alle idee ed ideologie che hanno caratterizzato quegli anni nel nostro Paese: un periodo in cui i giovani si sono impegnati nella ricerca di un'alternativa, di una strategia concreta per riuscire a realizzare quell’assalto al cielo che il titolo suggerisce.

Presentato fuori concorso al Festival di Venezia 2016, Assalto al cielo è un documentario importante e interessante, che può aiutarci a capire meglio la realtà di oggi rivolgendo uno sguardo attento al nostro passato.