Uno spettacolo di grande bellezza quello che riserva il museo della città di Ancona sino al 18 luglio. L'esposizione offre per una occasione del tutto inedita oggetti di ceramica dalle forme e dai disegni più diversi. Quello che il visitatore può ammirare è l'argilla di Boleslawiec declinata in tutte le forme: vasi, piatti, anfore, ampolle, teiere, tazze da te e da caffè, bricchi e bottiglie d'uso quotidiano e oggetti di decoro.
Caratteri della produzione di ceramica
Boleslawiec è una città polacca famosa per giacimenti di argilla di qualità e sulla quale l'attività ceramica si è svolta sin dal Medioevo. L'attività ceramista risale al 1380 e al 1511 e le lavorazioni con le differenti tipologie sono illustrate in un video presente nella mostra. I manufatti esposti, realizzati con le ultime tecniche, presentano perlopiù decori floreali o puntiniformi e le forme sono anch'esse originali e tipiche dell'Europa del Nord. Nel corso dei secoli gli artisti ceramisti hanno utilizzato tecniche differenti: suggestiva ad esempio è quella che usa una base liscia marrone su cui spiccano decori plastici di colore panna.
Storia della ceramica polacca
Intorno al 1882 è apparsa la decorazione stampigliata: tramite uno stampo di spugna venivano create decorazioni rese da puntini, rosoni o occhi di pavone, all'inizio di colore cobalto e poi ocra e rosso. La tradizione ceramista polacca deve confrontarsi con quella italiana e dei tanti centri in cui è nata, sia in Toscana, che in Umbria, in Abruzzo e nelle Marche e in Sicilia . Chi conosce la produzione italiana di altissima qualità e vanto non può che rimanere estasiato dalla bellezza e originalità della fattura polacca e non può che desiderare di possedere un pezzo da inserire nella propria collezione.
Boleslawieckiej è oggi sede di un festival della ceramica che si tiene nell'ultimo weekend di agosto e alla manifestazione arrivano da ogni parte del mondo, dall'estremo Oriente e dalla Repubblica ceca, dall'Austria e dai paesi scandinavi, ma quello che conta è l'originalità assoluta e insieme la delicatezza dei decori che fanno di questi manufatti oggetti pregevoli per tavole da sogno.
Ovviamente le fabbriche di ceramica dopo la seconda guerra mondiale hanno faticato a riemergere, ma grazie agli sforzi di uomini valenti e a finanziamenti particolari sono riuscite a riprendere l'attività ed ora sono il vanto della produzione ceramista del Nord Europa.
L'esposizione rimane aperta sia nelle sale del Museo della Città sia negli ambienti dello showroom Contemporaneo sino al 18 luglio e visitarla sarà un piacere garantito.