È uscito il nuovo album dei Sud Sound System, Eternal Vibes. È il decimo disco (da cui è stata estratta la hit Brigante) della band, a cui va il merito di aver promosso il territorio salentino, fino a renderlo ciò per cui maggiormente lo conosciamo oggi: una terra di turismo ed enogastronomia. Senza il lavoro culturale dei Sud, oggetto di studi universitari, che hanno cantato della loro terra a suon di reggae e pizzica, a quest’ora si parlerebbe di quell’ angolo di Puglia in altri modi.
Ecco le loro dichiarazioni
Come sono cambiati i Sud da quella prima esibizione dell’89 al Leoncavallo di Milano?
Fondamentalmente è cambiata l’età. Per noi la musica è sempre stata una medicina. Abbiamo iniziato a cantare perché giovava a noi cantare e alla gente che avevamo intorno. Chiaramente poi con il tempo, è diventata un mestiere, ma è diventata anche di più, quasi una missione. Ci siamo accorti che i benefici che determina la musica intorno a noi, giovano a noi, alla nostra famiglia e al nostro territorio e allora andiamo avanti allo stesso modo. È cambiata l’età, ed è cambiato qualcosa nel Salento.
Nel nostro territorio sono arrivate cose positive. Quando noi abbiamo iniziato a cantare, Salento era sinonimo di Sacra Corona Unita, di Mafia, di eroina. Il Salento non lo conosceva nessuno. Adesso invece è conosciuto per il turismo, per la sua bellezza naturale, per l’enogastronomia.
La musica che ha promosso il Salento
Come ci si sente ad essere conosciuti come gruppo simbolo del Salento? E quanto questo ha inciso sulla percezione del territorio?
Ci sono dei testi universitari in cui ci viene data la colpa di questa rivoluzione positiva di percezione del Salento e noi ne siamo felicissimi. Il volano che fa girare l’enogastronomia, il turismo, è appunto la cultura, la musica. E le ricadute della cultura sono importantissime… Non è vero che con la cultura non si mangia, con la cultura si mangia bene, benissimo, ti riempi la pancia e soprattutto ti riempi anche la testa.
Per voi è più importante fare un album o fare un’esibizione live?
L’amore si fa in 2. Sono la stessa cosa. Sono due momenti differenti della stessa mission. Preparare le canzoni e poi portarle al pubblico. Partendo dalla mia esperienza di fruitore musicale penso che quando sei a casa da solo, ti ascolti l’album e ti fai i tuoi viaggi mentali, mentre quando vai al concerto vuoi divertirti e stare con gente che ha la tua stessa idea in testa.
Eternal Vibes è il decimo album
Eternal Vibes in cosa si differenza da Sta Tornu?
Sono due risposte diverse. Sta Tornu arrivava dopo 4 anni di assenza con gli album, invece Eternal Vibes significa che nonostante il reggae non sia più una moda - come lo era negli anni ’90- è attualmente una Vibrazione Eterna, è una musica che è diventata un underground radicato.
In A nume Te Diu parlate di religione. Che ne pensate di Papa Francesco?
Più di quello non può fare, altrimenti fa la fine di Papa Luciani.
Chi sono i Briganti di oggi?
I nuovi briganti di oggi sono i ragazzi che difendono il loro territorio. Sono i ragazzi della Terra dei fuochi. Sono i ragazzi che lottano per liberare Taranto dai veleni dell’ Ilva. Sono i ragazzi che stanno difendendo la Sicilia dai veleni di Gela, che deformano uomini ed animali. Sono i ragazzi della Sardegna che lottano contro i poligoni di tiro che riempiono l’isola di uranio impoverito. Sono i ragazzi salentini che stanno difendendo il territorio dalla Tap o che lottano contro i deliri della guerra tra mafie. Sono i ragazzi di Brindisi, di Cerano, che lottano contro la centrale termoelettrica più grande d’Europa.
Questi sono i nuovi briganti, i ragazzi che si riappropriano del loro territorio perché stanno iniziando una nuova era, in un periodo post industriale che deve rinascere dalla terra, quella terra che bisogna coltivare e bonificare.