Si intitola Christian racconta Christian De Sica e andrà in scena il prossimo 27 dicembre al Teatro San Carlo di Napoli.
Con la partecipazione di Pino Strabioli, l'attore romano Christian De Sica metterà in scena uno show celebrativo dal punto di vista personale che si prefigge il compito di trasportare il pubblico nella magica atmosfera del Natale. Grazie alla Universal Orchestra Big Band, De Sica realizzerà uno show in note nel quale saranno protagoniste le canzoni più belle del Natale e alcuni brani della classica tradizione partenopea.
Direttore d'orchestra sarà Marco Tiso. Ma lo spettacolo di De Sica non va proprio a genio ad alcuni sostenitori e frequentatori del Teatro d'Opera più antico d'Europa.
Non sono degno di cantare al San Carlo
Christian De Sica aveva dichiarato alla stampa nei giorni scorsi la sua grande emozione nel dover calcare il palco del San Carlo in occasione del concerto natalizio. "Non merito di stare al San Carlo", avrebbe detto l'attore nella conferenza stampa che si è tenuta alla Feltrinelli di Napoli lo scorso 29 novembre. In occasione della presentazione del suo nuovo album Merry Christmas, De Sica si è mostrato emozionato agli occhi del pubblico sottolineando il fatto di essere molto onorato di portare la propria musica in un teatro così prestigioso.
Il ricordo verso suo padre, Vittorio De Sica, lo ha reso felice, consapevole del fatto che lui sarebbe stato molto orgoglioso di questa serata. A detta di Christian, infatti, Napoli era la città preferita di Vittorio.
Hanno profanato il tempio della musica
Rabbia e sgomento hanno assalito un gruppo di estimatori del Teatro San Carlo che hanno manifestato sui social network il proprio dissenso nei confronti dello spettacolo. "Siamo indignati per questa scelta da parte del San Carlo. Napoli sembra voler squalificare sempre ciò che di bello ha a disposizione". Il Tempio dell'Opera sarebbe infatti vittima di una profanazione per alcuni estimatori. Un oltraggio che non può essere assolutamente accettato da chi vede il palcoscenico del San Carlo come un luogo oligarchico e destinato a spettacoli sopraffini.Spettacoli non di certo indossabili da un attore istrionico e molto vicino al gusto del commerciale come De Sica.
Un attore che ha potuto scalare le vette della cinematografia nazionale grazie alla presenza come protagonista in una serie di numerosi film di seconda scelta ribattezzati dalla critica "Cinepanettoni". Difficile è biasimare la volontà di polemica da parte di questi cittadini abituali frequentatori del teatro partenopeo. Il San Carlo, infatti, può vantare una storia unica nel suo genere che si racchiude nelle celebri parole di Stendhal: "Gli occhi sono abbagliati. L'anima rapita. Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea".