Non sono più di Terry Gilliam i diritti del suo film ‘The Man Who Killed Don Quixote’. La Corte d’Appello di Parigi, dopo aver esaminato un contratto del 2016 firmato da Paulo Branco che lo collega in modo persistente al film, ha deciso che i diritti della pellicola appartengono all’ex produttore.
Terry Gilliam continua a non trovare pace su questa sua ultima fatica cinematografica
Terry Gilliam ha scritto il copione in coppia con Tony Grisoni, con il quale ha lavorato per i film ‘I fratelli Grimm e l’incantevole strega’, ‘Tideland’ e ‘Paura e delirio a Las Vegas’. Una pellicola che ha avuto 25 anni di gestazione, tra la scrittura, l’inizio delle riprese, l’interruzione, i mutamenti, un nuovo inizio delle riprese e, infine, la proiezione all'ultimo Festival di Cannes. Un intero lavoro pieno di amore e di perseveranza, senza perdersi d’animo. Sembra, quindi, che la maledizione lanciata da Miguel de Cervantes riguardo al suo romanzo ‘Don Chisciotte della Mancia’ stia funzionando.
Nella prefazione, infatti, scrisse che la sventura avrebbe colpito tutti quelli che avrebbero tentato di scrivere il seguito della storia.
La vicenda di questa pellicola è di un vecchio uomo persuaso di essere Don Chisciotte e che confonde Toby, un pubblicitario, per Sancho Panza, il suo scudiero fedele. Insieme cominciano a fare un viaggio bizzarro tra 2 entità. Toby entra così tanto nella dimensione irreale che non in grado di individuare cosa è fantasia e cosa è vero. Il film è stato girato tra le Isole Canarie, il Portogallo e la Spagna. Il cast è composto di Jonathan Pryce, Adam Driver, Olga Kurylenko, Stellan Skarsgard, Michael Palin, Joana Ribeiro e Rossy de Palma. A Screen Daily Branco ha detto: “La pellicola è completamente di proprietà dell’Alfama Films.
L’opera è stata girata in modo non legale. Per me è la prima volta che un regista gira un film, ma non ne ha diritto. Secondo me è un accadimento mai successo prima.” Terry Gilliam, quindi, dovrà sborsare 10 mila euro di penale all’Alfama Films, l’ex produttore, però, ha detto che pretende risarcimento da tutti quelli che si sono impadroniti del film. In merito ha dichiarato: “Voglio gli indennizzi con tornaconto da tutte le persone che hanno partecipato alla produzione non legale e, soprattutto, da tutti quelli che hanno fatto un uso improprio della pellicola. Tutti sono colpevoli.”
Questa faida diventata personale potrebbe rovinare la libertà di espressione cinematografica
Per il tribunale sono obbligatori i patti che ci sono stati tra il produttore e il regista.
Nonostante sia di dominio pubblico che branco non ha dato i finanziamenti a Gilliam e, quindi, quest’ultimo ha finito le riprese usando altre sovvenzioni. Sembra, però, che il produttore vuole essere ripagato dal regista e sta facendo nascere una guerra personale spiacevole. La M2 Pictures avrebbe dovuto distribuire l’opera in Italia l’11 novembre, ma non sarà così fino a quando non si metterà d’accordo con l’Alfama Films. Attendiamo aggiornamenti a riguardo.