Giornalista, conduttore televisivo e docente universitario. Alessandro Cecchi Paone ha raggiunto Rovigo il 27 settembre per la cerimonia di apertura della mostra pittorica di Palazzo Roverella "Arte e Magia, il fascino dell'Esoterismo in Europa" che si è svolta nel Teatro Sociale. L'evento è stato voluto dal Comune, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dall'Accademia dei Concordi.
Se è vero che l'arte dirige i suoi passi verso l'ignoto per rivestirsi della "visione", il movimento artistico - letterario che caratterizzò l'Europa dal 1880 al 1925 s'immerse nella fascinazione dell'esoterismo alla ricerca di essenze e principi ultimi, dando origine alle correnti del Simbolismo mentre le teorie di Freud costruivano la psicoanalisi.
"Sono un cultore dell'Essoterismo"
Lo ha affermato Alessandro Cecchi Paone e la differenza di una sola "s" capovolge i significati. Se l'esoterico individua la dimensione di ciò che è intimo, segreto, iniziatico, ciò che è essoterico è destinato alla conoscenza di chiunque, del pubblico più vasto.
Il lume della razionalità è la bussola dichiarata per Cecchi Paone, il criterio epistemologico di ogni acquisizione cognitiva sul mondo. Eppure, nonostante la decantata luce rasserenante della ragione sulla realtà, il notissimo Anchorman ha fatto vedere al folto pubblico del Teatro Sociale il suo portachiavi che, sorprendentemente, raffigura il maghetto Harry Potter. Nelle fessure della nostra interiorità, nella globosità dell'inconscio, c'è, dunque, sempre spazio per il mito e la magia. "Queste erano anche le tesi di Gian Battista Vico consegnate alla sua opera "La Scienza Nuova" - ha precisato il Professor Cecchi Paone - e, secondo quest'impostazione dottrinale, la prima età della storia dell'umanità è segnata da un'infanzia dello spirito rivolta ai miti e agli Dei.
Possiamo, inoltre, aggiungere che lo stesso Galileo Galilei, inventore del metodo scientifico-sperimentale, trovandosi in ristrettezze economiche si guadagnò da vivere facendo oroscopi".
Arrendiamoci alle suggestioni magiche
Il mistero esercita la sua forza attrattiva nel risveglio delle nostre forme archetipiche ed è per questo che la Mostra a Palazzo Roverella, che resterà aperta dal 29 settembre al 27 gennaio 2019, inizia nella prima sala con l'invito al silenzio, a far tacere le voci della ragione e a custodire il segreto del culto iniziatico, come suggerisce la donna del quadro di Giorgio Kienerk che avvolge lo sguardo dello spettatore. Le aree tematiche della mostra sono suddivise nelle varie sale ed includono l'architettura esoterica, il simbolismo ed occultismo, le utopie di inizio Novecento, la notte popolata da creature spettrali, lo spiritismo, il misticismo ed il fascino dell'Oriente, il vocabolario delle forme simboliche, le vibrazioni di cervello ed anima.
Arte e magia corrono fra le opere di Klee, Kandiskij, Mondrian, Munch e molti altri ancora e ci si potrebbe soffermare a lungo di fronte all'incanto crepuscolare di Hoppener. Nella libertà dal conosciuto della comprensione razionale possono, forse, aprirsi i varchi del sublime.