La pagina Facebook si chiama ‘Non uscire il sabato per vedere Un giorno in pretura’ e celebra lo storico programma di Rai Tre o meglio la serie di personaggi tra il tragicomico e il grottesco che si sono avvicendati negli anni in alcuni dei processi che hanno fatto la storia del programma e della nazione.
Testimoni, imputati, avvocati, pubblici ministeri e giudici protagonisti, più o meno volontari, di una sequela di situazioni comiche, nonostante il contesto in cui maturano, che stanno spopolando sui social e diventando virali.
Un giorno in pretura, il racconto del paese dalle aule di tribunale
‘Un giorno in pretura’, per chi non lo conoscesse, è un programma di Rai Tre nato nel 1988, nel quale i processi vengono raccontati dai veri protagonisti, grazie all’ausilio delle telecamere che entrano in tribunale e documentano il dibattimento. Un’idea della giornalista Roberta Petrelluzzi, che è anche regista e presentatrice del programma, oltre ad essere diventata ormai un’icona social. Sulla pagina Facebook dedicata al programma, che ha conquistato in pochi mesi oltre 120 mila ‘mi piace’ sorpassando così il gradimento di quella ufficiale, campeggia infatti una sua immagine stilizzata realizzata da una fan del gruppo.
Come sono ormai diventati un marchio di fabbrica i ‘Bonasera’ che ad inizio puntata la Petrelluzzi pronuncia, con malcelata cadenza romanesca, immancabilmente da quasi trent’anni. A documentarlo un video con una serie di saluti della presentatrice dalla prime puntate ad oggi.
I personaggi da romanzo popolare diventati icone social
Tra i personaggi più popolari scovati dagli ideatori della pagina, menzione speciale per Alberto Biggiogiero. Il teste chiave del processo sul caso della morte di Giuseppe Uva, le cui deposizioni stanno sfiorando le vette del cult.
La disinvoltura con la quale racconta in aula la serie di droghe che era uso assumere e lo stupore dei volti degli avvocati che lo ascoltano sono momenti esilaranti che hanno ormai conquistato il web.
Come poi non citare il siparietto fatto di incomprensioni, doppi sensi e richiami all’ordine che vede protagonisti l’ispettore De Mauro, testimone, il giudice e l’avvocato di Scattone nel processo Marta Russo.
Ma anche le intemerate di Mario Vanni imputato nel processo sul mostro di Firenze con gli altri compagni di merende Pacciani e Lotti. O ancora i comportamenti in aula un po’ sopra le righe di Corona durante il suo processo.
La catarsi in un meme
Situazioni che in molti casi diventano irresistibilmente comiche anche a causa di quel cortocircuito comunicativo tra autorità e cittadino, tra alto e basso, tra educato e volgare, tra linguaggi, tra ceti sociali.
Ma soprattutto il successo social di questi personaggi e delle loro storie sembra volerci dire che esiste sempre un momento di comicità, anche nelle peggiori delle tragedie. Insomma la funzione catartica della risata in salsa meme.