Ormai è noto a tutti che la pasta italiana venga prodotta con una miscela di frumento di cui buona parte è importato dall'estero. Non è più un mistero che le maggiori aziende produttrici di pasta, come Barilla, De Cecco, Divella, Garofoli e altre importino soprattutto dal Canada, dall'Australia, Francia e dall'Ucraina tonnellate di grano. Il motivo è la qualità finale della pasta, secondo le aziende produttrici, secondo altri è la grande mole di pasta esportata nel mondo che non sarebbe possibile produrre solo con il frumento italiano. Purtroppo però all'estero, e soprattutto negli stati Uniti e Canada, il grano riserva un'amara sorpresa: nella totalità dei casi è frumento OGM e in più trattato ed essiccato con il Glifosato, il pericoloso pesticida. Ammettiamo anche che la resa finale del prodotto sia di qualità superiore se si utilizzano miscele di grano: in ogni caso rimane il fatto che la pasta mostra evidenti tracce di pesticida, un pericolo costante per il nostro intestino e per il sistema immunitario.
I consumatori cambiano le regole
Per questi e per altri ottimi motivi oggi i consumatori si stanno orientando verso il made in Italy, e sono sempre più ricercate le paste prodotte con il 100% di grano coltivato sul territorio italiano. Facendo un giro nei supermercati italiano di paste di questo genere se ne trovano in quantità, basta conoscere o leggere bene le informazioni sull'etichetta, sia di pasta biologica sia tradizionale. Fino a poco tempo fa la scelta era limitata ma ultimamente qualcosa è cambiato: ora ci sono sugli scaffali circa 50/60 marchi di pasta che viene prodotta solo con grano nostrano. Si parla di pasta biologica, prodotta oggi anche da Barilla col nome di "Barilla Bio", da Eco, Alce Nero, Cirolomoni, Castagno biologico e molti altri, integrale o tradizionale.
Le marche di pasta non di derivazione biologica che utilizzano grano italiano al 100% sono "pastificio Di Martino", "il grano di Armando", "Liguori" di Gragnano, Voiello e "Dedicato" della Granoro. Queste confezioni non sono molto economiche: non raggiungono i 3,50/4 euro al chilo delle paste biologiche ma sono relativamente più costose delle marche del supermercato, i cui prezzi oscillano tra 1,80 e 3 euro al chilo. Troviamo "Natura si", biologica e integrale, la linea Bio "Verso Natura" di Conad, "Fior fiore" della Coop e tanti altri marchi.