Scatterà il prossimo primo luglio la corsa alla fecondazione eterologa. E questo in ossequio alla chiamata della Corte Costituzionale che ha sancito -nelle settimane scorse- l'illegittimità della legge 40 che non consentiva il ricorso ad un donatore esterno di ovuli o spermatozoi in tutte quelle situazioni di assoluta infertilità. E secondo le prime stime del presidente dell'Associazione dei Centri di fecondazione Cecos Italia, dottoressa Elisabetta Coccia, fino ad oggi sarebbero più di tremila le richieste avanzate per potere accedere alla metodologia sanitaria per fare nascere i figli.
Il numero delle richieste -è del tutto evidente- è davvero impressionante, perlomeno in questa fase iniziale. E già si parla d'un vero e proprio boom "della provetta". Come sempre, tuttavia, accade in Italia che non si sa da che parte si deve iniziare. Il decreto non è tutto!
Toccherà, perciò, alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin sbrigliare il filo della matassa per dare chiare indicazioni sulle linee guida, per esempio, da seguire. Infatti, sembrerebbe -secondo la dottoressa Coccia- che seppure i Centri che si occupano della fecondazione eterologa siano pronti "sul piano tecnico" mancano tuttora precise indicazioni per ottenere un quadro di riferimento.
Ed un altro ostacolo che potrebbe fare ritardare e allungare le liste di attesa delle coppie -almeno secondo gli addetti ai lavori- sarà il numero insufficiente dei donatori di semi e delle donatrici di ovociti. Più o meno è come il detto Viva il re, abbasso il re!
Attualmente sul territorio nazionale sono sparsi Centri che si considerano attrezzati e pronti per partire celermente alla caccia dei gameti (due cellule sessuali che fondendosi danno origine a una nuova cellula da cui si sviluppa il nuovo individuo) ed altri che si sono messi alla finestra in attesa di conoscere le linee guida che regolamentino la fecondazione eterologa.
Il direttore scientifico, Luca Gianaroli, del Centro Sismer di Bologna stima che, a tutt'oggi, sono perlopiù 20mila le coppie che necessitano della fecondazione eterologa.
E con questi numeri la preoccupazione non può che essere unanime proprio per il reperimento dei gameti. Dato che la legge non permette alcuna transazione di denaro; nemmeno sotto forma di rimborso spese per i donatori: contrariamente a quanto avviene negli altri Paesi europei. La donazione spontanea troverà ostacoli?
Quello che è certo, per adesso, il giornale dei Paolini, Famiglia Cristiana, è sceso in campo pesantemente scrivendo sul proprio sito Fecondazione selvaggia per tutti, Ultima follia italiana, E' una sentenza shock. E' doveroso, inoltre, aggiungere che la ministra Lorenzin ha chiesto l'intervento del Parlamento; e a margine degli "Stati Generali della Salute" tenutosi a Roma, ultimamente, ha precisato che 'L'introduzione della fecondazione eterologa nel nostro ordinamento è un evento complesso che difficilmente potrà essere attuato solo mediante decreti'. Sarà questo il leitmotiv dell'estate?