Ogni tanto in Italia vengono riprese tendenze che spopolano all'estero, ma tra le tante ce n'è una sicuramente che farà discutere perché tocca l'intimo di una donna. Da qualche tempo si comincia a parlare di free bleeding, ovvero del non utilizzo dell'assorbente durante il ciclo mestruale. Una scelta che non di sicuro non passa inosservata.
Le ragioni del Free Bleeding
Durante gli anni '60 e '70 molte mode vennero lanciate e con esse molte tendenze femministe.
Una di quelle era proprio questo "Free bleeding" in quanto l'assorbente veniva visto come un retaggio patriarcale che non aiutava le donne ma le umiliava. Secondo alcuni su internet si è trattato di una bufala, di una diceria messa in giro da un falso movimento. Fatto sta però che molte donne ci cascarono, anche perché gli assorbenti non sono molto amati dal genere femminile, e così il falso mito alimentò questa tendenza. Gli assorbenti, poco comodi e costosi, tanto che alcune ragazze durante il ciclo non andavano a scuola perché non potevano permetterseli, vennero buttati via e molte donne cominciarono a indossare solo le mutande e pantaloni.
Così lasciando il sangue mestruale scorrere liberamente sulle loro gambe e ovviamente essere notato dagli altri. Negli anni 70, anni di maggior estensione di questa tendenza particolarmente negli ambienti Hippie, il movimento femminista voleva riportare la figura naturale senza sovrastrutture come gli assorbenti. Ma in realtà non si trattava solamente di una scelta etica ma anche salutare in quanto molte donne all'epoca andarono in shock tossico a causa dei componenti con cui venivano prodotti. Per quanto ogni decisione personale sia da rispettare come però porsi di fronte alle persone emofobiche, ovvero che stanno male alla vista del sangue ? Oltre a quelle che potrebbero schifarsi alla vista di una donna impregnata di sangue volontariamente.
Il Free Bleeding ai tempi di oggi
Nel 2015 una donna di nome Kiran Gandhi, ricercatrice dell'Università di Harvard, decise di partecipare alla maratona di Londra senza usare l'assorbente, nonostante avesse il ciclo mestruale. Questa scelta, fatta propria dalla donna, fece il giro del mondo e in un attimo la sua foto finì su tutti i giornali. Il movimento ora sembra aver ripreso vigore, ma probabilmente con intenti diversi rispetto al passato. La maratoneta Kiran dichiarò che lo fece in solidarietà di tutte quelle donne che non possono permettersi gli assorbenti e per coloro che, nonostante i disagi provocati da questa condizione, vanno comunque a lavoro cercando di ignorare il malessere.