La crisi sta attanagliando sempre di più la nostra nazione e soprattutto gli enti infrastatali. A pagare maggiormente le conseguenze sono le Regioni che sono costrette ad effettuare dei tagli. Spesso però vengono colpiti quei rami più importanti per una società quali la sanità o la scuola. I tagli maggiori vengono effettuati soprattutto sull'istruzione e dunque sulle borse di studio che di diritto spetterebbero a tutti quegli studenti che hanno una buona carriera universitaria e che hanno un reddito basso.
Tuttavia spesso nemmeno i beneficiari riescono ad ottenere le somme erogate. La situazione è particolarmente critica al Sud. Qui infatti vengono erogate borse di studio solo per il 67 per cento del totale. La situazione peggiore però è in Calabria. Vediamo le dichiarazioni che emergono dalle autorità in Calabria e la situazione nazionale.
Dati allarmanti al Sud
I dati che arrivano dall'Ufficio statistico del Ministero rivelano che le regioni che avevano beneficiato delle due tranche nel 2014-2015 erano solo sette di cui quattro al nord e tre al centro. Non era presente la Lombardia e nemmeno il Piemonte. Nella regione Lazio il 24 per cento degli studenti aventi diritto erano stati tagliati fuori.
In Puglia era stato tagliato fuori il 25 per cento degli studenti. In Campania, invece, solo metà hanno goduto della borsa di studio, mentre in Sicilia soltanto il 43 percento. Situazione critica in Calabria dove si arriva solo al 38 per cento di borse pagate. In pratica due studenti su tre non ricevono la borsa di studio.
Dichiarazioni dell'assistente culturale del presidente della Regione Calabria
Per quanto riguarda la regione Calabria, arrivano le dichiarazioni dell'assistente culturale del presidente. Si tratta di Salvatore Bullotta, il quale ha affermato che nei bilanci soltanto 4,9 miliardi di euro possono essere garantiti per il diritto allo studio. I risultati? Le poche borse che possono essere erogate.
Bullotta dichiara inoltre che a fine 2015 è stata tagliata anche l'agenzia regionale erogatrice girando il compito agli Atenei. Ad esempio per l'Università Magna Grecia è la regione Calabria a pagare i dipendenti. Dei lavori sono stati effettuati anche per i fondi europei e ben 80 milioni sono sull'università e una quota sulle borse di studio. Gli studenti dell'Udu hanno affermato di non aver mai intrapreso una battaglia legale per le borse di studio perchè mancano dei decreti che non garantiscono la vittoria legale. Ciò che molto spesso si chiede è soprattutto la revisione dei parametri del reddito che hanno tolto la borsa a 28 mila studenti italiani.