Nella Regione Puglia, ma anche in Basilicata, ed in particolare a Matera, i clienti di Poste Italiane già da qualche giorno a questa parte manifestano difficoltà a prelevare denaro dagli sportelli bancomat. Questo perché, citando motivi di sicurezza, il Gruppo postale fuori dall'orario di apertura degli uffici ha deciso di disattivare gli sportelli automatici svuotandoli delle banconote. Ne dà notizia l'Associazione Aduc che in merito ha annunciato, citando la pratica commerciale scorretta da parte di Poste Italiane, un esposto all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust).
In pratica, fuori dall'apertura degli uffici, le Poste hanno deciso di disattivare gli sportelli automatici a causa dei tentativi di rapina, ma il disservizio ricade sulla clientela senza che peraltro, sottolinea proprio l'Associazione dei Consumatori e degli UtentiAduc, sia giunta notizia 'che il costo annuale della carta bancomat sia stato decurtato' dato che ora sugli Atm in Puglia ed a Matera vengono imposte delle restrizioni. E se l'Aduc si è rivolta all'Antitrust al fine di poter acquisire un parere in merito da parte dell'organo regolatore, l'Associazione nello stesso tempo invita la clientela delle Poste a rivolgersi, sporgendo reclamo, all'Arbitro bancario finanziario. L'Aduc, non a caso, da un lato esprime piena solidarietà a Poste Italiane riguardo ai reati ed ai danni che subisce, ma nello stesso tempo la decisione assunta'è fuori luogo, eccessiva, scomposta, irrispettosa dell’utenza e soprattutto illegittima'.
Da oltre dieci giorni a questa parte, visto che l'annuncio delle Poste risale allo scorso 6 febbraio, in Puglia ed a Matera i cittadini devono far fronte a disagi dei quali si sta occupando pure Diego De Lorenzis del M5S che, via Facebook, fa sapere che 'ho chiesto al Ministro di intervenire' in quanto 'la decisione di Poste Italiane di chiudere dei bancomat postali in Puglia e in Basilicata a causa dei furti è una scelta inaccettabile'. Secondo il Deputato del Movimento 5 Stelle, infatti, trattasi da parte del Gruppo postale di una scelta che 'causa un disservizio enorme a migliaia di cittadini italiani'.