Per combattere la disoccupazione e la povertà, il Governo ha deciso di stanziare 2 miliardi all’anno per il cosiddetto reddito di inclusione (REI). La cifra sarà variabile da 190 a 490 euro al mese, in più vi saranno aggiunti dei servizi su misura per le problematiche delle persone e verrà versata alle famiglie indigenti. Il decreto legislativo è stato approvato nei giorni scorsi in esame dal Consiglio dei Ministri per far fronte all’emergenza povertà.
Già dal prossimo 1 gennaio 2018 potrebbe entrare in vigore la nuova legge, come ha affermato il ministro Gentiloni, ribadendo che questo è semplicemente un primo passo del Governo per fronteggiare la povertà e aiutare le numerose famiglie che non ce la fanno ad andare avanti. Il primo anno saranno investiti 1,7 miliardi di euro, che verranno incrementati in seguito per potenziare anche i servizi offerti alle persone.
Chi ha diritto al reddito di inclusione
Il reddito di inclusione, come ha spiegato il ministro Poletti, è uno strumento che verrà applicato in tutte le città e a favore di tutte le persone.
Saranno privilegiati innanzitutto i nuclei familiari con figli disabili e minorenni, poi verranno le donne in gravidanza e le persone con più di 55 anni disoccupate. Questa triste platea ammonta a circa 660.000 famiglie di cui ben 560.000 con figli minorenni a carico. Il REI è stato approvato in base alla legge numero 33 del 2017 ed è una misura unica a livello nazionale per contrastare la povertà e l’esclusione sociale.
Il progetto sarà personalizzato e volto all’inclusione lavorativa e sociale delle persone. Per poter usufruire del reddito di inclusione, bisognerà avere un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro e un patrimonio immobiliare non superiore a 20.000 euro (esclusa la casa di residenza).
Come richiedere il REI e per quanto tempo sarà valido
Il comunicato del Governo ha fatto sapere che per poter richiedere il reddito di inclusione e l’accesso alle prestazioni sociali agevolate basterà firmare una dichiarazione precompilata, reperibile presso un patronato o un centro di assistenza fiscale. Il reddito di inclusione spetta anche alle persone che lavorano, ma non è compatibile per chi sta già usufruendo di altre agevolazioni sociali o della Naspi.
Il reddito di inclusione verrà concesso per un periodo non superiore a 18 mesi e per poterlo richiedere nuovamente dovranno passare almeno 6 mesi. Il decreto legge specifica che vi potranno essere comunque delle agevolazioni in più, basate su quanto saranno le risorse messe a disposizione dallo Stato. Per poter richiedere il reddito di inclusione bisognerà presentare l’Isee precompilato, la DSU obbligatoria dal 1° settembre 2018 che potrà essere scaricata direttamente dal sito dell’Inps.