E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo che istituisce, secondo le direttive della legge delega n. 33/2017, il reddito di inclusione (ReI). La misura dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo 1° gennaio 2018 e si tratta, come affermato dal primo ministro Gentiloni, del primo intervento realizzato nel nostro paese che si propone di ‘far fronte in modo universale al problema della povertà’.
Le risorse stanziate per l’attivazione del Reddito di Inclusione ammontano, per il primo anno, a circa 1,7 miliardi di euro, sufficienti a coinvolgere una platea di 400 mila famiglie di disoccupati e poveri, pari circa 1,8 milioni di persone, che potranno beneficiare di un assegno fino a 490 euro al mese.
Come funziona il Reddito di Inclusione: chi potrà richiederlo
Il decreto istitutivo del Reddito di Inclusione prevede l’erogazione di un assegno mensile a favore di famiglie che presentano determinati requisiti economici tra cui, un reddito Isee inferiore a 6 mila euro ed un patrimonio immobiliare, nel quale non sarà inclusa la prima casa, inferiore a 20 mila euro.
Per le prime assegnazioni, fino al raggiungimento dell’importo stanziato, saranno presi in considerazione nuclei familiari nei quali sono presenti disabili, donne in stato di gravidanza, figli minorenni o disoccupati di età superiore a 55 anni.
Secondo le stime fatte dall’Unione Nazionale Consumatori, i fondi stanziati sarebbero sufficienti a raggiungere solo il 25% delle famiglie povere, mentre per aiutarle tutte sarebbero necessari stanziamenti tra i 5 e i 7 miliardi di euro.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, principale sostenitore del Reddito di Inclusione, si è comunque detto fiducioso di poter incrementare i fondi disponibili per i prossimi anni grazie ai risparmi derivanti dal riordino delle misure di sostegno attualmente attive.
Importo e durata del Reddito di Inclusione
L’importo del Reddito di Inclusione sarà variabile dai 190 euro mensili destinati ai nuclei di una persona sola fino ai 490 euro al mese per le famiglie numerose di 5 e più componenti.
L’erogazione dell’assegno sarà condizionato, oltre alla verifica dei requisiti economici previsti, alla partecipazione ad un ‘progetto personalizzato’ contenente obiettivi da raggiungere ai fini del superamento della condizione di povertà e del reinserimento nel mondo del lavoro. La misura sarà compatibile con la condizione di occupazione del beneficiario ma non sarà compatibile con la fruizione di altri sussidi alla disoccupazione o ammortizzatori sociali.
La durata massima di erogazione del ReI è stata fissata a 18 mesi continuativi, anche se, dopo una sospensione di 6 mesi, potrà essere inoltrata una nuova domanda.