I pagamenti in contanti, i libretti nominativi e gli assegni sono stati presi in considerazione dell'Associazione Bancaria italiana che ha fornito una serie nuove regole per non venir meno alle normative antiriciclaggio. Si tratta di provvedimenti totalmente diversi rispetto al passato visto che, in caso di violazione di tali regole, saranno applicate multe salate a chi viene meno ad una delle nuove disposizioni, nel tentativo di truffare lo Stato. Le nuove regole entreranno in vigore con decorrenza dal 1 gennaio 2019.

Le disposizioni dell'ABI

Per ciò che concerne le nuove disposizioni sui pagamenti in contanti, la novità sta nel fatto che non possono essere superati per nessuna ragione i 3mila euro. Inoltre, non sarà più possibile trasferire denaro contante fra due soggetti privati senza che vi sia da tramite una banca, che in questo caso svolgerà la funzione di intermediario. Le nuove disposizioni riportano i requisiti dettagliati sugli assegni che superano invece la cifra di mille euro. Nel dettaglio invece dovranno essere riportati sul documento:

  • importo
  • data e luogo emissione
  • beneficiario
  • clausola di non trasferibilità
  • firma

Se verranno dunque 'scoperti' assegni mancanti di uno dei seguenti campi, le autorità competenti procederanno con le sensazioni pecuniarie.

Le novità riguardano anche i libretti di risparmio, che da adesso in poi non potranno essere in forma anonima, o "al portatore". In quest'ultimo caso è possibile, entro il 31 dicembre 2018, trasformarli in nominativi, o in alternativa chiuderli definitivamente magari spostando la somma su un altro conto. Quanto appena detto vale ovviamente anche per conti o libretti con valuta estera, per i quali vigono le stesse regole della valuta nostrana. Va specificato inoltre che la soglia dei 3mila euro non può essere 'aggirata' con l'escamotage di effettuare più versamenti, con trasferimenti diversi. Queste nuove regole valgono per tutti coloro che non svolgono, ovviamente, un'attività imprenditoriale.

In questo caso infatti, gli imprenditori devono obbligatoriamente giustificare la causa dell'eventuale trasferimento di importi superiori a 5mila euro al mese, o 1000 euro al giorno. Ovviamente, tale disposizione è stata messa in atto per evitare che tali soggetti paghino alcuni dipendenti con la modalità del 'nero'. Possibili dunque che con tali regole, nel giro di qualche anno, venga aggirato il fenomeno dei pagamenti che frodano la legge poiché non dichiarati.

Le sanzioni previste

Ad inizio articolo abbiamo parlato delle sanzioni previste in caso di mancato adempimento di una delle regole. Se si dovesse violare una delle disposizioni prima citate, si può infatti andare incontro ad una multa dai 3mila ai 5mila euro.

La violazione che riguarda invece i libretti postali, può essere punita con una multa che potrebbe oscillare dai 250 ai 500 euro. Per ciò che concerne invece il libretto al portatore, ovvero in caso di utilizzo oltre il 31 dicembre 2018, la sanzione varia in base alla somma disponibile sul conto, con multe che verranno conteggiate dal 10 al 40% dell'importo.