Visitare i musei è un'attività che presenta importanti differenze tra le diverse fasce della popolazione europea. In base a dati Eurostat, le fasce più agiate hanno maggiori probabilità di frequentare musei o visitare monumenti. In Italia, circa l'87% di popolazione a basso reddito non visita luoghi culturali. Anche la presenza di giovani è scarsa: circa la metà di giovani sino a 24 anni non è stata al museo nell'ultimo anno, e percentuali ancora più basse si registrano tra gli anziani.

La Commissione Europea ha quindi lanciato il progetto TOMATO, da poco presentato a Verona, allo scopo di migliorare fruibilità ed accessibilità dei luoghi dedicati alla cultura.

Il progetto

Del progetto fanno parte 16 partner in otto nazioni, Italia compresa. Il cuore del progetto è a Verona, con il gruppo Pleiadi, team scientifico che si occupa di eventi educativi per scuole, bambini, famiglie e cittadini in generale, del Venetian Cluster e della Direzione regionale musei del Veneto. Da notare altresì la partecipazione del network Hands On!, che raggruppa un centinaio di musei per bambini in 49 Paesi del mondo.

L'attenzione riservata ai bambini in questo progetto è mirata ad attenuare le problematiche verificatesi durante la pandemia, che hanno colpito soprattutto i più piccoli.

Ridurre il gap

Problemi comportamentali, di apprendimento, ansia e regressione permangono tuttora, in modo particolare tra i bimbi con difficoltà psicofisiche. Ma visitare i musei può essere difficile anche in tempi post-pandemia per questi bimbi, così come per adulti con problemi di mobilità ed anziani. TOMATO vuole contribuire ad abbattere le barriere fisiche e sociali, adottando inoltre una veste stimolante che possa incuriosire e facilitare l'apprendimento dei più piccoli. Grazie alle applicazioni digitali, musei e collezioni potranno uscire dalle loro sedi abituali per raggiungere direttamente i cittadini nei luoghi di residenza.

Le possibilità di interscambio

L'adozione di una concezione didattica e narrativa innovativa e la possibilità di scambio e confronto con i partner internazionali aiuta a rendere il fatto di visitare i musei un'attività interattiva e partecipata, anziché relativamente passiva come talora si rivela. Il linguaggio semplificato aiuta la comprensione anche per coloro che possono avere difficoltà di tipo culturale, attentivo o cognitivo. Investire sulle generazioni più giovani significa formare adulti più consapevoli per il domani, e con una visione allargata oltre la più immediata cerchia di vita.

Le ricadute economiche

Bruxelles ha stanziato circa un milione di euro per il progetto TOMATO. Durante la pandemia, anche i musei ed i luoghi della cultura in generale sono stati pesantemente penalizzati. Riavvicinare la popolazione a questo settore è un volano importante anche per la crescita economica sia per il settore specifico, sia per l'indotto, in termini di posti di lavoro e produttività.