Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio ha firmato uno dei decreti che rendono operative le misure previste dalla Legge di Bilancio. Si tratta degli incentivi fiscali in materia di messa in sicurezza delle case degli italiani in relazione al rischio sismico. Dopo i ripetuti eventi sismici del Centro Italia infatti, la sensibilità degli italiani nei confronti di questi terrificanti eventi naturali è aumentata in maniera esponenziale.
Ecco perché il Governo ha deciso di concedere incentivi per coloro che decidono di sistemare casa per la prevenzione dei rischi correlati ai terremoti. Il cosiddetto Sisma Bonus è operativo e vediamo in cosa consiste e cosa offre.
Cos’è il sisma bonus
È di un miliardo di euro all’anno lo stanziamento messo a bilancio in manovra finanziaria per questo bonus. La misura parte ufficialmente nel 2017 ma sarà fruibile fino al 2021. L’incentivo altro non né che la possibilità di detrarre dal reddito, quindi fiscalmente, quanto speso per adeguare la casa al rischio sismico. L’importo massimo spendibile arriva a 96mila euro ad unità immobiliare, senza distinzione di tipologia.
Pertanto, rientrano case ad uso abitativo, seconde case, garage, capannoni e locali adibiti ad attività di vario genere. La detrazione prevista è variabile in base ai lavori eseguiti ed arriva anche all’80%. Nello specifico, l’incentivo offre una detrazione del 50% delle spese sostenute nel caso in cui le opere effettuate, non vadano a cambiare la classe di rischio dell’immobile stesso. La detrazione aumenta al 70% per opere che migliorano di una classe di rischio le case, oppure sale all’80% se il miglioramento è di due o più classi. La detrazione è fruibile in 5 anni, in rate uguali e costanti. Naturalmente, prima e dopo la realizzazione delle opere, per la valutazione tecnica, bisognerà sempre rivolgersi ad un professionista.
Anche i condomini
La detrazione aumenta fino all’85% per le opere riguardanti le parti comuni dei condomini, sempre per miglioramenti cospicui di due o più classi sismiche. L’area di intervento non riguarda solo le zone colpite dai recenti fenomeni sismici, ma riguarda la maggior parte del territorio italiano. Si tratta delle aree segnate con i numeri 1, 2 e 3 di livello sismico. La bontà dell’iniziativa è ancora maggiore per via della possibilità di cessione del credito offerta dalla misura. Come sempre, per i bonus fiscali, il soggetto beneficiario, deve avere la liquidità necessaria o la capacità di spesa tale da completare i lavori per poi usufruire delle detrazioni più avanti nel tempo. La norma consente di cedere il credito fiscale ai fornitori delle opere, in modo tale da consentire anche ai meno abbienti di sfruttare questa possibilità.
Importante poi la novità relativa ai piccoli interventi antisismici, come possono essere il montaggio delle catene di acciaio per contrastare il fenomeno dei crolli. Per questi interventi, il decreto attuativo prevede per così dire, una corsia preferenziale, con procedure molto semplici e rapide, proprio per via della sensibilità ad un problema che gli ultimi eventi sismici hanno ampliato.