L'assegno di maternità può essere facilmente confuso col bonus bebè: il primo è un incentivo per le famiglie con madri disoccupate ed un ISEE inferiore ai 16940 Euro, mentre il secondo viene erogato alle famiglie come assegno mensile per i redditi inferiori ai 25000 euro.
Per poter usufruire dell'assegno di maternità bisogna, oltre a rispettare i parametri di classificazione ISEE suddetti, presentare la domanda all INPS sei mesi prima della nascita del bambino.
Requisiti
Bisogna essere future madri senza occupazione con un reddito familiare non superiore ai 16940,95 Euro annui.
Bisogna essere cittadini italiani, comunitari, o cittadini extra UE con permesso di soggiorno.
L'esborso dell'ammontare di 1694 Euro sarà a carico dei Comuni di residenza, tuttavia le future mamme dovranno rivolgere all' INPS la richiesta formale di finanziamento.
La cifra dovuta a chi può godere di tale diritto verrà spalmata in 5 mensilità, ricevendo un ammontare pari a circa 340 Euro mensili per 5 mesi.
Domanda
Sarà dunque l'INPS l'ente a cui rivolgersi per fare domanda, tuttavia alcuni Comuni prevedono differenti organi addetti all'intermediazione, in modo da poter adempiere alla formulazione della domanda e alla possibilità di rispondere a dubbi e perplessità del cittadino.
Molti Comuni, ad esempio, hanno delegato i Caf all'assistenza gratuita per i cittadini interessati.
Ricordiamo inoltre che il Bonus Bebè non esclude l'assegno di maternità: sono cumulabili, quindi l'uno non esclude l'altro se il cittadino rientra nel rispetto dei parametri delineati dalla norma di legge.
Donne e Impresa
La Pubblica Amministrazione vede di buon occhio le iniziative imprenditoriali, soprattutto se ad implementare progetti di impresa sono donne.
I requisiti necessari per poter essere in diritto di richiedere un finanziamento a fondo perduto sono: Titolarietà femminile dell'azienda, in caso di Cooperativa il 60% dei soci deve essere donne, in caso di Società di Capitali 2/3 delle quote devono essere in capo a donne ed 1/3 dell'Amministrazione deve essere al femminile.
Per le piccole imprese invece bisogna non superare il fatturato di 7 milioni di Euro e non eccedere il numero di 50 dipendenti.
In tal modo si ha la possibilità di usufruire di fondi, restituendo in genere solo il 50% dell'ammontare totale con una rateizzazione agevolante.
Le principali fonti dispensatrici sono il Fondo di Garanzia ed Il Micro Credito.
Le domande per finanziamenti devono essere rivolte al Ministero dello Sviluppo Economico; è altamente consigliato verificare periodicamente i bandi del MISE della propria Regione nei quali verrà specificato contenuti, requisiti e ammontare dei finanziamenti per l'imprenditoria femminile.