Tra i vari strumenti di sostegno alla natalità erogati da Stato o enti appositi quali Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), ci soffermiamo sul ben conosciuto bonus bebè. Confermati i medesimi parametri per l'anno che è ormai alle porte. Nuove modifiche, cambiamenti, e riduzioni; in questo articolo analizzeremo insieme, i vari cambiamenti predisposti.

Che cos'è il bonus bebè?

Il bonus bebè, si presenta quale beneficio economico predisposto dall'Inps, nei confronti di nuclei familiari, che dal primo gennaio 2015, (L.190/2015, Legge di Stabilità), siano diventati genitori, medesimo iter nel caso di adozioni. Per essere destinatari del suddetto bonus, tutti i soggetti interessati potranno presentare specifica domanda presso l'ente apposito Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Le tempistiche di presentazione dovranno rientrare entro i novanta (90) giorni, dalla nascita del bebè. Nel caso in cui, si presenti domanda in ritardo o oltre i novanti giorni stabiliti, il decorso della domanda avrà luogo dal giorno della domanda stessa, dovendo necessariamente rinunciare o perdere le mensilità precedenti.

Attualmente, la predisposizione del bonus bebè, risulta predisposta al controllo ed al possedimenti di determinati requisiti reddituali. Fondamentale, la richiesta presso CAF/PATRONATO, di un documento Isee in corso di validità. Tale aiuto finanziario si concentrerà in un valore di ottanta (80) euro mensili per tutti i nuclei familiari in possesso di un reddito (verificato tramite Isee), non superiore ad euro 25.000; mentre, sarà erogato un importo maggiore, ossia di centosessanta (160) euro, a quota mensile per tutte le famiglie in possesso di un reddito inferiore a settemila (7.000) euro annui.

Quali le modifiche e come presentare domanda?

Il Governo per mancanza di risorse finanziarie, a partire dall'anno 2019 diminuisce il bonus bebè.

Nello specifico le somme destinate ed erogate alle famiglie si diminuiscano da: 80 a 40 euro mensili per i redditi maggiori e d 160 ad 80 euro, relativamente ai redditi più bassi: ossia fino a 7.000 euro. Alle modifiche reddituali, risultano invariate il requisito di cittadinanza italiana o di qualsiasi Stato dell'Unione europea o nel caso di stranieri, quest'ultimi dovranno essere in possesso del consueto e regolare permesso di soggiorno. La presentazione della domanda, presuppone il possesso di un valido documento Isee, la stessa potrà essere presentata sia tramite CAF/PATRONATO o direttamente sul sito dell'Inps, per mezzo di apposita sezione. Per tutti gli aggiornamenti ed informazione è possibile cliccare sul tasto SEGUI, vicino al nome dell'autrice.