Ieri sera, presso il 'Viper Theatre' di Firenze, Ernia e Luché si sono esibiti sullo stesso palco. Il giovane rapper milanese ex 'Tropue D'Elite' – il gruppo in cui ha militato per anni anche Ghali – ha eseguito il suo live in apertura del collega napoletano. Stando però a quanto raccontato da numerosi testimoni e confermato da alcuni post di Ernia, che il rapper ha diffuso sia via Twitter che tramite Instagram, non appena la sua deejay è salita sul palco buona parte degli spettatori avrebbe fatto partire una serie di cori dedicati quest'ultima.

Canti per certi versi di apprezzamento, ma non per le sue doti ai piatti: la giovane sarebbe stata infatti diventata protagonista di una lunga serie dei più classici cori da stadio a sfondo sessuale. 'Da stadio' nel vero senso della parola, perché i vari ollellèollallà – sempre stando al racconto di numerosi testimoni che in queste ore stanno discutendo on line – da un certo punto in poi sarebbero stati eseguiti in alternanza a dei cori a sfondo calcistico, contro la Juventus.

Accuse ai napoletani presenti al live

Oggi, in seguito al diffondersi on line delle testimonianze, sui social si sono originate svariate discussioni, principalmente nei forum e nei gruppi facebook che quotidianamente seguono le gesta dei rapper italiani.

La polemica si è però spostata ben al di là della questione 'sessismo'. Secondo il racconto di alcuni testimoni infatti, la maggior parte degli autori dei cori sarebbero stati giovani campani presenti tra il pubblico. Nonostante il live si sia tenuto a Firenze, sembra infatti che tantissimi originari di Napoli e zone limitrofe, ma attualmente residenti in Toscana, siano accorsi per assistere al live del loro corregionale.

Accuse ampiamente diffuse che però non sono supportate al momento da alcuna prova: Ernia, infatti, nelle sue dichiarazioni non ha fatto il benché minimo riferimento al luogo d'origine di quelli che ha definito come 'subumani'.

Le parole di Ernia

Queste le parole di Ernia, diffuse via Twitter: "Ieri è stata una bella serata a Firenze.

Unica pecca, che poi mi ha messo a disagio per tutto il concerto, sono stati i cori sessisti alla mia deejay quando è salita sul palco. Il subumano non muore mai".

Queste invece la dichiarazione che il rapper ha pubblicato in una Instagram Stories: "Ieri sera ho voluto lasciar perdere, per una serie di questioni legate alla gestione del palco. Ma se quando sale la mia deejay sul palco fai dei cori sessisti, sei un subumano, nient'altro. Ci credo che ai vostri occhi appaio come un playboy, se appena vedete una bella ragazza vi comportate così".

Ernia si è limitato dunque a parlare di cori a sfondo sessista, non ha in alcun modo specificato la provenienza geografica degli autori, contrariamente a quanto stanno facendo in molti on line in questo momento.