Fratelli d'Italia ha presentato la propria mozione 1/00255 per effettuare un ricalcolo delle Pensioni stimate in tutto o in parte con il metodo retributivo. il testo è del 8 gennaio 2014, che corrisponde alla seduta 147
Le ragioni economiche
Nel testo della mozione, chi scrive, ha messo l'accento sulla crisi economica in Italia mettendola a paragone di altre economie europee in sofferenza.
Specificando che le categorie più deboli sono sicuramente le più colpite soprattutto a causa dell'aumento di accise e iva, oltre alle imposte sulla prima casa. Stona con il coro sicuramente la questione delle pensioni d'oro, questa considerazione trapelava anche nel question time ove il ministro del lavoro rispondeva al tema. Il ministro sottolineava come il problema arrivava principalmente dal meccanismo con cui queste pensioni erano erogate, infatti pochissime sono calcolate in base a contributi effettivamente versati.
Il nemico di fratelli d'Italia: il metodo retributivo.
Il meccanismo indiziato è sicuramente il metodo retributivo, infatti fino al 1995 per chi andava in pensione si concedeva un assegno che doveva corrispondere alla media degli ultimi anni di stipendio percepito.
Queste pensioni sono scaturite da leggi dello stato e quindi sono considerate un diritto acquisito. Secondo Fratelli d'Italia si è venuta a creare una profonda ingiustizia sociale, in particolare verso i giovani che pagano un conto salato in questo senso. In Italia vivono oggi 16,5 milioni di pensionati che comportano allo stato una spesa complessiva di 270,5 milioni di euro l'anno. Più di 12 miliardi all'anno vanno a soli 190 000 persone, e la stragrande maggioranza di costoro non hanno il corrispettivo valore di contributi versati.
Fratelli d'Italia bacchetta la Corte Costituzionale.
Premesso che è noto come la Corte Costituzionale abbia bocciato il contributo di solidarietà, quando al contrario l'avvocatura dello stato la premiava, lo Stato a causa di questa sentenza ha dovuto restituire gli importi dovuti, cioè oltre al danno la beffa sottolineano nella mozione.
La legge di Stabilità 2014 ha reintrodotto il contributo di solidarietà con la stessa natura, quando la Corte Costituzionale aveva espressamente detto che il contributo andava esteso anche ai lavoratori attivi. In questo caso è probabile che il contributo avrà la stessa fine. Ma la Corte suprema ha un problema secondo Fratelli D'Italia, e cioè il meccanismo con il quale i presidenti ( che sono i più anziani ) dovrebbero andare in pensione. Essi infatti usufruiscono di un un assegno maggiore proprio grazie alla carica che ricoprono per un limitato periodo di tempo. Questi quindi non hanno interesse a far valere una tale legge.
La Proposta di Fratelli D'Italia.
Entro il 31 marzo 2014 il governo di impegni a fissare un tetto par a 10 volte il minimo, quindi circa 5000 euro/mese, alle pensioni calcolate anche in parte con il metodo retributivo.
Per coloro che rientrano in questo gruppo effettuare un ricalcolo della parte superiore al tetto (esempio su 8000 euro/mese, 5000 euro/mese invariati 3000 ricalcolati). Questo nel rispetto del principio di solidarietà sociale, e per realizzare un riequilibrio a favore delle giovani generazioni.