Per quanto riguarda l'annoso problema della riforma delle Pensioni 2014, tanto agognata quanto in realtà richiesta dalle parti sociali, sembra che vi sia una "nuova" proposta (le virgolette sono d'obbligo) che dovrebbe risolvere la questione degli esodati e delle pensioni precoci targata Ministro Poletti e dal nome "Apa" (Assegno di pensione anticipata). Si tratta nuovamente di una ipotesi per un "prestito previdenziale".
In questo articolo cercheremo di analizzare le caratteristiche della proposta Poletti per precoci e esodati e cercheremo di capire se si tratta di una vera trasformazione della riforma delle pensioni per il 2014 o se non sia, invece, una nuova presa in giro.
Riforma pensioni 2014: Poletti e l'APA, soluzione per esodati e precoci
Possiamo immediatamente riassumere la riforma delle pensioni 2014 pensata da Poletti per esodati e lavoratori precoci. Qualora si vada in pensione in maniera anticipata di 3/4 anni rispetto ai requisiti anagrafici e contributivi della riforma delle pensioni Fornero si potrebbe ottenere un assegno (APA) di 760 euro mensili, salvo poi doverli restituire nel momento in cui si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia con trattenute sulla pensione di 50/70 euro mensili.
Prima di analizzare in profondità lo strumento per la riforma delle pensioni 2014, presentato da Poletti, occorre già porre una questione: gli esodati (e i futuri esodandi) si trovano in questa condizione non perché volessero andare in pensione "prima" ma perché ci sono delle evidenti storture nella riforma delle pensioni Fornero. Ora: perché per un errore palese del legislatore dovrebbero pagare i diretti interessati? Cerchiamo di andare più in profondità.
Riforma pensioni 2014: Poletti e l'APA, le caratteristiche dello strumento per precoci e esodati
Bisogna sottolineare che lo strumento APA per la riforma delle pensioni 2014 sembrerebbe essere indirizzato per i lavoratori del settore privato, quelli chiaramente che subiscono maggiormente la flessibilità del mondo del lavoro, connessa alle riforme del mercato del lavoro da Monti a seguire.
Lo strumento pensato da Poletti per esodati, precoci e pensioni anticipate andrebbe in sperimentazione fino al 2017. Ecco i requisiti che bisognerebbe avere qualora la riforma delle pensioni 2014, nominata APA, entrasse in vigore:
- stato di disoccupazione effettivo
- nessuna titolarità di trattamenti pensionistici, di altre indennità di solidarietà o pensioni d'invalidità, requisiti anagrafici e contributivi: 63 anni e 3 mesi e anzianità di 36 anni oppure 62 anni e 3 mesi e anzianità di 37 anni.
- l'importo della pensione già maturata dovrebbe essere superiore a due volte il minimo (dunque circa 1000 euro)
Riforma pensioni 2014: Poletti e l'APA, precoci e esodati e la copertura finanziaria?
Importante, mai come in questi tempi, discutere della copertura finanziaria eventuale per la riforma delle pensioni 2014 targata Poletti per esodati, precoci e anticipate.
Secondo quanto riportato nella proposta, la copertura si avrebbe attraverso un doppio canale:
- minor ricorso a strumenti previdenziali di sostegno per il reddito da parte dello Stato - dunque: taglio alle altre forme pensionistiche
- partecipazione delle aziende con un versamento di un contributo di 18 mensilità - chi ripagherà il costo alle aziende? Semplice: esse avranno la possibilità di tagliare sugli ammortizzatori sociali - dunque: tagli alle forme di sostegno del reddito.
Quale conclusione allora sulla proposta di riforma delle pensioni 2014 targata Poletti per esodati, precoci e anticipate? Gli esodati e i lavoratori precoci dovranno pagarsi da soli le storture della riforma delle pensioni Fornero, mentre lo Stato taglierà le pensioni e le aziende gli ammortizzatori sociali. Non resta altro che attendere come andrà a finire.