Sembra una barzelletta, ma in realtà è una storia vera che ha dell'incredibile: in Svezia, per un semplice e banale errore, sono state convocate 61.000 mila persone per effettuare un colloquio di lavoro.

Tutto questo succede nella ridente capitale della Svezia, Stoccolma. Conosciamo questa città per la sua consueta tranquillità, i suoi colori e la sua armoniosa integrazione con la natura circostante. Ma in questa caotica circostanza, veniamo solamente smentiti visto i 61.000 mila disoccupati delusi e arrabbiati, convocati dall'ufficio di collocamento di Stoccolma e arrivati nella speranza di trovare finalmente un posto di lavoro, ma alla fine senza trovare nulla.

Partiamo dall'inizio: questo grave errore è partito dall'ufficio di collocamento che, a causa di un errato funzionamento nella posta elettronica, ha inviato una mail per sostenere un colloquio di lavoro a 61.000 mila disoccupati. Gli agenti di polizia che sono intervenuti per sedare la folla, intervistati, hanno affermato che i disoccupati erano molto arrabbiati e che per un pelo non hanno iniziato una rivolta.

Il direttore dell'ufficio Clas Olsson, riconoscendo l'errore e chiedendo scusa a tutti, afferma che effettivamente la mail doveva essere inviata solo a mille persone, ma purtroppo sono stati contattati tutti i disoccupati iscritti all'ufficio di collocamento di Stoccolma. Vedendo tutta quella gente inferocita ai notiziari, sembrava di essere davanti a un quadro di Giuseppe Pellizza da Volpedo "Il quarto stato", opera simbolo per i lavoratori del XX secolo, solo che in quel caso, c'erano operai in sciopero, in questa circostanza, c'era gente che credeva di averlo trovato un lavoro.