Purtroppo non sembra esserci stata nessuna proroga per l'Opzione Contributivo, la possibilità data alle lavoratrici di andare in pensione anticipata passando dal metodo retributivo a quello contributivo, secondo i dettami della Riforma Maroni: la scadenza per le lavoratrici autonome è fissata al 31 maggio, data entro la quale dovranno aver maturato 35 anni di contributi con almeno 58 anni e 3 mesi di età.

Solo con questi requisiti infatti le donne lavoratrici autonome potranno andare in pensione anticipata con un assegno previdenziale ridotto del 25% circa. Ad ora non sembra che nè l'Inps nè il Ministero del Lavoro, diretto da Poletti, vogliano optare per una proroga, dunque chi maturerà i contributi necessari all'Opzione Contributivo dopo il 31 maggio sarà esclusa.

Questo perchè due circolari Inps del 2012, precisamente la 25 e la 37, hanno limitato l'Opzione Contributivo per la pensione anticipata solo per le lavoratrici che, al 31 dicembre 2015, abbiano perfezionato la decorrenza della pensione.

Il fatto è che bisogna pure calcolare la finestra mobile, che per le autonome è di 18 mesi, dunque si arriva alla data del 31 maggio 2014: chi dovesse maturare contributi e raggiungere l'età minima richiesta dopo tale data avrebbe decorrenza dal 1 gennaio 2016.

Il precedente governo Letta era pronto a cancellare il vincolo temporale imposto dall'Inps e fissare la data ultima per raggiungere i requisiti al 21 dicembre 2015, ma come sappiamo non ci è riuscito e il governo Renzi non ha fatto nulla in merito.

Invece la scadenza per maturare contributi ed età per l'Opzione Contributivo e andare in pensione anticipata è fissato per le lavoratrici dipendenti al 30 novembre 2014 se nel settore privato, al 30 dicembre 2014 se del settore pubblico, in virtù di una finestra mobile di soli 12 mesi. Inoltre come età bastano 57 anni e 3 mesi.