Siamo giunti alla stretta finale (o almeno così dovrebbe essere) per quanto riguarda la risoluzione allo scottante tema degli 'esodati': come senz'altro saprete, il governo Renzi si è preso una settimana di tempo, posticipando l'inizio della discussione alla Camera della proposta di legge bipartisan firmata da Manuela Ghizzoni del Partito Democratico e da Maria Marzana del Polo delle Libertà. Si sta avvicinando, però, l'ora della resa dei conti e il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano ha intenzione di formulare due richieste al governo Renzi.



Governo Renzi, riforma pensioni, esodati: Cesare Damiano, duplice richiesta all'esecutivo

Cesare Damiano è tornato a parlare di quei soldi (11 miliardi) che sono stati stanziati precedentemente dall'esecutivo per 'salvare' circa 162mila lavoratori e che sono stati spesi solamente in parte. Visto che l'Inps e la Ragioneria dello Stato hanno bocciato la precedente proposta di Damiano giudicata troppo onerosa per le casse dello Stato (47 miliardi di euro), il presidente della Commissione Lavoro alla Camera si augura che il governo Renzi possa aver trovato finalmente una soluzione per quanto riguarda la copertura della salvaguardia.

In particolar modo sono due le questioni che debbono essere risolte con maggiore urgenza: la prima riguarda la cancellazione delle penalizzazioni per chi va in pensione di anzianità, nonchè la cancellazione degli errori (vedi il caso dei macchinisti e dei 'quota96' appartenenti alla categoria degli insegnanti); la seconda richiesta è quella dell'inserimento, nella prossima Legge di Stabilità, di una norma che preveda maggiore flessibilità a partire dai 62 anni.