Ci sono voluti due anni e mezzo, anche se l'ultimo provvedimento, quello relativo alla sesta salvaguardia deve ricevere ancora l'ok dal Parlamento: stiamo parlando ovviamente della questione degli esodati che ha visto, nel corso di tutto questo tempo, un certo allentamento dalla morsa che aveva ridotto le possibilità di andare in pensione per molte categorie di lavoratori.

Come si sono evolute le possibilità di accesso alla pensione? Facciamo il punto della situazione.



Governo Renzi, riforma pensioni, nuovi requisiti per andare in pensione per le diverse categorie

Dalla fine del 2011 e da quella riforma Fornero del governo Monti, le cose sono cambiate e anche se di acqua sotto i ponti ne è passata, tra lotte e rivendicazioni, i risultati sembrano finalmente dare ragione.

Vediamo quali sono gli attuali requisiti che vengono richiesti per andare in pensione secondo le regole ante riforma Fornero per le diverse categorie di lavoratori:

  • lavoratori in mobilità ordinaria o in deroga - lavoratori cessati entro la data del 30 settembre 2012 e in mobilità ordinaria secondo accordi governativi o non stipulati entro il 31 Dicembre 2011, requisito per la pensione entro mobilità o anche tramite versamento volontario; 
  • lavoratori con ammortizzatori sociali per gestione eccedenze - i lavoratori devono percepire la Cigs entro quindici giorni dall'entrata in vigore della disposizione e licenziati entro il 30 Dicembre 2016 più mobilità oppure licenziati entro il 31 Dicembre 2014 con successiva mobilità;
  • lavoratori in mobilità lunga - cessazione dell'attività lavorativa al 4 Dicembre 2011;
  • lavoratori a carico di fondi di solidarietà - Lavoratori non titolari di prestazione a carico dei fondi al 4 Dicembre 2011 ma il cui diritto all'accesso era previsto da accordi a tale data;
  • lavoratori contributori volontari - Lavoratori con contributo volontario accreditato o accreditabile al 6 Dicembre 201. In alternativa al contributo volontario, contributo lavorativo tra il 1 gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 purchè non impiegati a tempo indeterminato a tale ultima data. In questo caso la decorrenza partirà dal 6 gennaio 2016;
  • lavoratori contributori volontari in mobilità ordinaria - lavoratori in mobilità al 4 dicembre 2011 e autorizzati alla contribuzione volontaria anche successivamente;
  • lavoratori in esonero - tutela estesa ai dipendenti di regioni, Asl ed enti strumentali: la scadenza del 4 dicembre 2011 vale per la presentazione della domanda di esonero e non per l'esonero stesso;
  • lavoratori in congedo - essere in congedo o permessi legge 104 nel 2011: la decorrenza della pensione partirà entro il 6 gennaio 2016;
  • lavoratori cessati a seguito di accordo - risoluzione del rapporto entro il 31 dicembre 2012: i lavoratori possono aver anche svolto attività purchè non a tempo indeterminato. Anche in questo caso, la decorrenza sarà a partire dal 6 gennaio 2016;
  • lavoratori licenziati - riguarda i lavoratori licenziati nel periodo dal 2007 al 2011: anche in questo caso possono aver anche lavorato purchè non con contratto a tempo indeterminato. Decorrenza entro il 6 gennaio 2016;
  • lavoratori a tempo determinato - Cessati nel periodo dal 2007 al 2011, anche in questo caso non rioccupati a tempo indeterminato che maturano decorrenza entro il 6 gennaio 2016.