Molti di voi, probabilmente, avranno sentito parlare della controversia legale in atto a Bibiana, paese di circa 3000 anime situato in Val Chisone, dove la Scuola paritaria d'infanzia 'San Marcellino' si sta opponendo all'entrata in funzione di una struttura pubblica, costata quasi un miliardo e mezzo di euro che andrebbe a svolgere la medesima funzione. 

Una deliberazione, datata 2013, del Consiglio Regionale del Piemonte, ha previsto, infatti, questa possibilità ma, in seguito ad un ordine del giorno sottoscritto dal consigliere PD Andrea Appiano e dal collega Sel Marco Grimaldi, viene chiesto all’amministrazione di cercare una soluzione ad una norma che potrebbe fortemente limitare il diritto all'istruzione.

Miur, scuola, caso Bibiana, ministro Giannini: 'Capisco le difficoltà delle scuole paritarie ma non facciamo guerre sul diritto all'Istruzione' 

A questo proposito è intervenuto personalmente il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini che ha ribadito la necessità di superare e di chiudere, possibilmente, l’'impropria battaglia fra statale e non statale' in nome dell’idea 'che l’istruzione resta un diritto fondamentale della persona'.

Il numero uno ha spiegato come la questione della parità sia ancora ferma alle Legge Berlinguer del 2000 che ne ha riconosciuto gli effetti a livello giuridico.

Il ministro ha spiegato che, dietro questo veto di Bibiana c'è la situazione particolarmente difficile che sta vivendo la scuola paritaria per quanto riguarda le risorse economiche ed ecco perchè, di fronte al 'pericolo' di una nuova struttura pubblica, si è reagito così vigorosamente e in maniera eclatante. 

La legge regionale piemontese, ha detto il ministro Giannini, possiede una 'certa originalità', ponendosi in contrasto con il diritto delle famiglie di poter scegliere anche nel campo dell'istruzione. Sotto questo aspetto, il Miur si metterà in contatto con la Regione Piemonte al fine di poter trovare la soluzione migliore che vada soprattutto a vantaggio delle famiglie e degli studenti.