Naturalmente, questo giudizio, oltre ad implicare una durissima sanzione in caso di ulteriori inadempienze da parte dell'Italia, è stato accolto dalla classe dei precari come una notizia importantissima, sulla base della quale è necessario iniziare, quanto prima, una 'crociata'.
Il messaggio è stato subito raccolto dalla Federazione Gilda Unams che, a proposito dell'abuso dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi, ha rilasciato un comunicato piuttosto eloquente per bocca del coordinatore nazionale, Rino Di Meglio.
“Al Miur non conviene affatto continuare a tergiversare perchè nel procedimento a suo carico in corso a Lussemburgo tutti gli elementi gli sono contro - ha dichiarato l'esponente sindacale elencando tutte le 'prove a carico del governo italiano come ad esempio la relazione della Corte dei Conti del 2012 sul costo del lavoro pubblico, la relazione della Corte Costituzionale e l’udienza del 27 marzo scorso a Lussemburgo, dove è intervenuta la Commissione europea richiamando la procedura d’infrazione. Di Meglio conclude in maniera inequivocabile: 'Invitiamo il Miur a procedere con le immissioni in ruolo dei precari, ponendo così fine a una vergogna che si trascina ormai da troppi anni'.