Jannik Sinner sta programmando la sua stagione in vista dei grandi obiettivi. Paolo Bertolucci, in un editoriale scritto per la Gazzetta dello Sport, ritiene che il giocatore altoatesino stia puntando soprattutto sulla programmazione dei tornei in modo tale da arrivare al top della forma in coincidenza degli appuntamenti che contano di più che quest'anno, oltre ai tornei dello Slam (e il primo l'ha vinto proprio lui), si arricchiranno delle Olimpiadi di Parigi. Sinner ha imparato da Roger Federer.

Bertolucci su Sinner: 'Come Federer, ha capito che servono i tornei ma anche la programmazione'

Jannik Sinner sulle orme di uno dei più grandi della storia del tennis, come Roger Federer. Programmare la stagione, alternando ai tornei un periodo di preparazione, una sorta di rientro ai box per lavorare in maniera differente in funzione del ritorno in campo. Lo si era già capito all'inizio della stagione quando l'azzurro aveva preferito non giocare i primi tornei dell'anno per presentarsi al top agli Australian Open: il risultato è stato straordinario, con la prima vittoria Slam in carriera.

Con il secondo Slam della stagione, il metodo si ripete: Madrid come tappa di avvicinamento a Roma (soprattutto perché é il torneo di casa nostra) e soprattutto a Parigi.

Se qualche detrattore poteva ancora avere dei dubbi in merito allo stato di forma di Sinner, il derby-match con Sonego li ha allontanati in maniera decisa: il dominio dell'altoatesino è stato impressionante e se Madrid, come lui stesso ha affermato, rappresenta un torneo di preparazione, chissà quale Sinner si presenterà in campo al Foro Italico e al Roland Garros.

A Madrid giocherà prima contro il russo Kotov poi contro il vincente di Cobolli-Khachanov

L'azzurro giocherà il terzo turno contro il russo Kotov, un avversario molto meno quotato di Lorenzo Sonego, per poi trovarsi, con tutta probabilità, negli ottavi di finale contro il vincente del match tra Flavio Cobolli e l'altro russo Karen Khachanov.

Madrid inizia a farsi interessante anche per Sinner, dimostrandosi tutt' altro che un torneo di preparazione. L'azzurro, comunque, sta prendendo esempio (e come non potergli dare torto) da Roger Federer. Paolo Bertolucci l'ha fatto notare: non spremersi troppo e prendersi una pausa ogni tanto per preparare i grandi tornei. Inutile giocare tanto, anche troppo, per poi presentarsi ai grandi appuntamenti con il fiato corto. L'essere arrivato al numero 2 della classifica mondiale permette anche questo: Jannik Sinner ha imparato da Federer come muoversi e come bisogna curare bene i momenti. Se da una parte i tornei servono, dall'altra servono anche i momenti di preparazione.