E' il numero odierno del quotidiano 'La Provincia di Varese' a riportare una clamorosa iniziativa promossa dalla Lega Nord ed in modo particolare dal vicecapogruppo in consiglio regionale, Fabio Rolfi.
All'insegna del motto 'No ai prof 'terroni'', è in atto una vera e propria mobilitazione contro i docenti di origine meridionale che hanno sopravanzato gli insegnanti lombardi, conquistandosi il diritto dell'assunzione in ruolo.
Miur, scuola, precari e graduatorie provinciali: Lega Nord 'No ai prof terroni'
I dati resi noti per la Provincia di Varese non lasciano spazio ad ulteriori dubbi. Erano 204 i posti messi a disposizione come docenti 'comuni' (nove nella Scuola d'infanzia, 75 nella scuola primaria, 52 nelle scuole medie inferiori e 68 nelle superiori), 184 in qualità di insegnanti di sostegno e 62 di personale Ata.
E in buona parte sono stati premiati i trasferimenti. 'Non è razzismo se trentamila insegnanti precari del Sud superano nelle graduatorie quelli del Nord?' è il duro monito dell'esponente leghista, Fabio Rolfi. Ciò che non è chiaro è se la rabbia per ciò che sta succedendo nelle scuole del Nord sia più un pretesto per accendere la miccia sullo storico contrasto Nord-Sud o se realmente i precari delle regioni settentrionali hanno motivo di rivalsa nei confronti dei loro colleghi del Sud.
Forse sta proprio qui il nocciolo della questione che sta tenendo banco nelle ultime settimane: è fuori di dubbio che non abbia fatto piacere ai docenti 'residenti' essere stati scavalcati in graduatoria ad un passo dal famigerato traguardo della cattedra, ma resta da vedere quanta importanza abbia il ritorno della 'questione meridionale'...