Giungono importanti novità in merito alla riforma della Scuola 2014: il CdM del Governo Renzi ha infatti autorizzato il reperimento delle risorse per provvedere al pagamento degli scatti di anzianità maturati dal personale scolastico nel biennio 2010-2012, somme di danaro che il dl 78 del 2012 aveva provveduto a ‘stoppare’. Il via libera al pagamento degli scatti di anzianità 2012 è giunto nella giornata di ieri: a darne comunicazione è stata in primis la CISL, che ha contestualmente annunciato come nell’ambito del medesimo meeting, il CdM del governo Renzi abbia provveduto anche a dare il via libera al recupero delle posizioni economiche ATA 2011/2012 e 2013/2014.

Considerata la vera e propria bufera scatenatasi attorno alla riforma della Scuola 2014 si tratta certamente di un’ottima notizia: adesso si attende solo la convocazione all’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), l’atto formale consentirà infatti il pagamento degli scatti di anzianità e degli arretrati per tutto il personale della Scuola.

Riforma Scuola 2014 e governo Renzi: si agli scatti di anzianità 2012, il prossimo passo sarà l’aumento degli stipendi



Come sottolineato in apertura, in un momento estremamente delicato per il mondo dell’Istruzione (la riforma della Scuola 2014 continua ad innescare polemiche e cori di disapprovazione) è arrivata un’ottima notizia: gli scatti di anzianità 2010-2012 e le posizioni economiche ATA 2011/2012 e 2013/2014 saranno regolarizzate. Alla comunicazione della CISL ha poi fatto seguito un atto scritto del governo Renzi, un documento col quale l’esecutivo ha fatto luce sulle coperture economiche rinvenute a sostegno della manovra; le risorse per il pagamento degli scatti dal 2010 arriveranno dai risparmi di spesa e dai fondi scolastici, mentre per il 2012 (almeno stando all’attuale ipotesi di CCNL) si attingerà a varie voci dei fondi contrattuali della Scuola. Per quel che concerne invece le posizioni economiche ATA, ‘per gli anni scolastici 2011/2012 e 2013/2014 verrà attribuito un beneficio economico una tantum con natura stipendiale, corrispondente a quanto avrebbero percepito i suddetti dipendenti per la medesima posizione economica sino al mese di agosto 2014’. Come abbiamo già sottolineato, la notizia, di per se positiva, si carica di ulteriori importanti risvolti dato il delicato momento che sta attraversando il mondo dell’Istruzione e il vero e proprio vespaio di polemiche costantemente alimentato dalla riforma della Scuola 2014; a proposito del disegno riformatore del duo Giannini-Reggi, a breve dovrebbe essere presentata la manovra che condurrà ad incrementare gli stipendi dei docenti. La misura era stata paventata dal governo Renzi sin dal proprio insediamento, ma adesso è venuto il momento di dare concreta attuazione al tutto; la prima bozza della riforma della Scuola 2014 illustrata da Reggi nell’ormai famosa intervista rilasciata a Repubblica prevedeva aumenti di stipendio limitati ai soli professori impegnati in attività extracurriculari e nella misura massima del 30%. Decisamente troppo poco, per chi come Renzi e la gran parte dei membri del governo ha sempre parlato di necessaria equiparazione degli stipendi dei docenti italiani a quelli della media europea. Staremo a vedere cosa accadrà: continuate a seguirci, vi terremo aggiornati.