L'annuncio dell'Onorevole Stefania Giannini dell'abolizione delle supplenze, definito addirittura come un 'agente patogeno del sistema scolastico, un agente da estirpare' ha subito creato indignazione tra il precariato che si è sentito offeso da quelle parole. Ebbene, la notizia è di quelle in grado di far saltare sulla sedia i precari e, a quanto sembra, verrà confermata dopodomani al Consiglio dei ministri: secondo quanto anticipato dal quotidiano 'Repubblica', è prevista l'immediata assunzione di 100.000 precari (sì, avete letto bene il numero, non abbiamo aggiunto troppi zeri, sono centomila scritto in lettere) presi tra le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie del concorso 2012.

Sempre secondo quanto anticipato dal giornale, il provvedimento sarebbe possibile grazie allo stanziamento di risorse che, dal miliardo annunciato nei giorni scorsi dal premier Matteo Renzi, sono diventate pari a un miliardo e mezzo.



Scuola, riforma Renzi-Giannini, assunzione di 100.000 precari, bando raddoppiato per concorso 2015

La decisione è stata presa ieri sera, dopo una lunga riunione tenutasi a Palazzo Chigi con una delegazione del Partito Democratico che comprendeva il sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, Roberto Reggi, il responsabile welfare Davide Faraone e i componenti della Commissione Cultura Camera e Senato.

Si è calcolato che tra il 2017 e il 2022 andrà in pensione circa il quaranta per cento della classe docente ed è quindi intenzione del governo riportare il numero delle immissioni a ruolo ad una cifra pari a 40-50 mila unità all'anno.

Già si parla di un bando di concorso nel 2015 che offrirà il doppio dei posti rispetto al concorso del 2012 dell'ex ministro Profumo: le graduatorie ad esaurimento, se il ritmo di assunzioni sarà questo, saranno svuotate entro due anni, mentre per quelle d'istituto ci vorrà qualche anno in più.

Naturalmente, molti insegnanti si staranno chiedendo da dove verranno prese le risorse per quella che, in effetti, sarebbe la più grande rivoluzione degli ultimi anni nel settore della Scuola: ne sapremo qualcosa in più venerdì prossimo, quando Matteo Renzi illustrerà nel dettaglio il piano.