Prosegue il dibattito in merito a previdenza, riforma Pensioni 2014 e pensioni lavoratori precoci: le ultime notizie paiono in parte confortanti, con il ministro del lavoro Poletti che sembra essere intenzionato ad un imprimere una decisa accelerata alla manovra di riassetto della previdenza. Il responsabile del Welfare punta in particolare ad una riforma della pensione anticipata e nonostante non abbia mai direttamente fatto cenno al caso pensioni lavoratori precoci le ultime ipotesi potrebbero interessare la categoria molto di vicino: Poletti ragiona in particolare sull’istituzione dell’APA, Assegno Pensionistico Anticipato, e sulla creazione di un ponte o scivolo pensionistico che consenta agli over 60 rimasti senza impiego di raggiungere il pensionamento.

Anche il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano continua ad esercitare il proprio pressing sul governo, ma c’è da fare i conti con la solita questione delle coperture economiche: il diktat della Ragioneria di Stato è chiaro, senza risorse nessuna manovra è fattibile.

Pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata e APA: Poletti accelera, la Ragioneria di Stato frena, servono le coperture

Come accennato in apertura, potrebbero arrivare interessanti novità in merito al caso pensioni lavoratori precoci: il ministro Poletti continua a parlare di prestito pensionistico o APA e di riassetto della pensione anticipata, tutte manovre che troveranno concretizzazione all’interno della Legge di Stabilità di autunno. Certo l’ipotesi di concedere un prestito ai lavoratori che accettino di abbandonare anticipatamente l’impiego non entusiasma la categoria, che sarebbe comunque chiamata ad avere a che fare con assegni decurtati della quota necessaria a reintegrare il prestito: discorso differente per la questione dello scivolo pensionistico, che però Poletti non ha mai dettagliato lasciando così spazio a dubbi e incertezze circa il reale meccanismo di funzionamento dello strumento previdenziale. Continua il pressing sul governo anche Cesare Damiano, che parlando di pensione anticipata e previdenza è tornato a toccare indirettamente il caso pensioni lavoratori precoci: ‘Bisogna concedere a tutti la possibilità di accedere al pensionamento non appena si siano maturati 35 anni di contributi e almeno 62 anni di età’. Una proposta che andrebbe rimodellata per divenire funzionale al caso pensioni lavoratori precoci ma che sconta un peso economico decisamente elevato: l’INPS ha recentemente parlato di oltre 40 miliardi di euro, valutazione che di per se blocca ogni possibile ‘trattativa’ con la Ragioneria di Stato. L’organo contabile è stato chiaro, senza coperture non si potrà procedere: la Legge di Stabilità di autunno diventa a questo punto decisiva per reperire i fondi necessari. Continuate a seguirci, vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.