Non accenna ad esaurirsi il dibattito in tema di pensioni lavoratori precoci sebbene i progetti di riforma gettati via via nella mischia dal governo continuino ad interessare la categoria solo indirettamente: a tenere ancora banco è in particolare l’ipotesi di cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età, una manovra che stando al ministro Poletti ‘potrebbe arrivare a margine della legge di Stabilità’ con forti limitazioni circa la platea di beneficiari.

Il responsabile del Welfare pesa sempre ogni dichiarazione e molto raramente si lascia andare ai roboanti proclami che caratterizzano invece la cifra stilistica d’espressione per parecchi suoi colleghi, ma al momento le possibilità di vedere inserita una norma del genere all’interno della legge di Stabilità paiono molto ridotte: in primis per via del problema delle coperture economiche e in secondo luogo per l’estrema complessità del provvedimento, che come sottolineato dallo stesso Poletti andrebbe circoscritto e dunque strutturato nei minimi particolari. L’attenzione di Renzi è al momento proiettata su altri settori (Scuola e riforma del lavoro su tutti), appare dunque improbabile che possa arrivare una misura del genere: se Poletti dovesse sconfessare le nostre perplessità ci si troverebbe invece dinnanzi ad un importantissimo passaggio per il caso Pensioni lavoratori precoci, che quanto meno avrebbero a che fare con requisiti di accesso al pensionamento meno stringenti e proibitivi.

In caso contrario, l’unica concreta alternativa per il caso pensioni lavoratori precoci rimarrebbe quella costituta dalle ‘nuove forme di pensione anticipata’ prospettate dallo stesso Poletti ma sin qui mai dettagliate.

Pensioni lavoratori precoci, pensione anticipata e uscita a Quota 62: ipotesi e problemi – Legge di Stabilità spartiacque fondamentale

Quali possano essere queste nuove forme di pensione anticipata e se potranno davvero interessare il caso pensioni lavoratori precoci non è dato saperlo: il ministro Poletti si è limitato a fare dei brevi cenni, ma ci vorrebbe ben altro a meno di dieci giorni dall’avvio del dibattito in vista della Legge di Stabilità. La norma che prevede la cancellazione delle penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata prima dei 62 anni di età non è stata ipotizzata adesso ma era già stata prevista e configurata all’interno di uno degli emendamenti presentati lo scorso agosto alla riforma della PA: giunti ad un passo dal si intervenne la Ragioneria di Stato, suprema giustiziera in taluni casi e disattento organo contabile in altri (gli sprechi sono all’ordine del giorno), che invalidò tutto millantando la presunta mancanza di adeguate coperture economiche. Il punto sta allora nel capire se queste coperture saranno presenti o meno all’interno della Legge di Stabilità: troppo presto per dirlo ma i segnali (oltre 1 miliardo di euro servirà per la Buona Scuola di Renzi mentre 2 miliardi andranno contabilizzati per la riforma del lavoro) non promettono nulla di buono. Quali dunque le alternative in vista di una possibile risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci? Le ipotesi sono poche e vengono tutte ad essere ricondotte all’interno dell’unico grande ‘contenitore’ istituito dal ministro Poletti quando diverse settimane fa parlò di ‘nuove forme di pensione anticipata’: flessibilizzare l’uscita dal lavoro rendendo i requisiti di accesso al pensionamento meno stringenti costituisce di certo la giusta linea di pensiero in vista di una risoluzione del caso pensioni lavoratori precoci, ma senza misure istituite apposta per la categoria non si andrà lontano. La Legge di Stabilità fugherà comunque ogni dubbio: se desiderate rimanere aggiornati riguardo a pensioni lavoratori precoci e previdenza vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ in alto a destra.